Il caso dei fanghi bruciati nell'inceneritore di Modena sollevato da La Pressa (qui l'articolo) finisce sul tavolo della Regione Emilia Romagna attraverso a una interrogazione del consigliere Fdi Michele Barcaiuolo.'L’inceneritore modenese che dal 1° gennaio al mese di maggio 2020 (ultimo dato disponibile) ha bruciato 285 tonnellate di fanghi derivanti dalla depurazione delle acque reflue urbane - ricorda Barcaiuolo -. Questo genere di rifiuto, particolare per i rischi connessi all'emissione in atmosfera, a seguito della combustione, di numerosi metalli, e identificato dal codice EER 19 08 05, è una novità nella tipologia sempre più ampia dei rifiuti conferibili all’inceneritore di Modena che ha destato numerose perplessità tra i cittadini e la stessa Arpae che nel 2019 ne ha più volte vietato la combustione.
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>