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J'accuse al M5S: 'Il Movimento? Dopo i leoni arrivano sempre i clown'

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Gianaroli (M5S): 'Di Maio? Le procedure per cui sono state prese certe decisioni vanno al di fuori delle regole fondanti del Movimento 5 stelle'


J'accuse al M5S: 'Il Movimento? Dopo i leoni arrivano sempre i clown'
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Un j'accuse al Movimento 5 Stelle che ha perso i valori delle origini e la volontà di proseguire nel progetto insieme alle Civiche presentato pochi giorni fa ma senza uscire dal Movimento. Filippo Gianaroli, consigliere M5S a Castelvetro, parla a nome del gruppo che in Unione ha deciso di abbandonare il simbolo grillino per una nuova lista di Cittadini.

La decisione di rinunciare al simbolo del M5S in Unione per unirsi alle liste civiche e alla Lega è il preludio a una sua uscita dal Movimento 5 Stelle?
'No, già nel 2014 avevamo siglato un accordo a 6 punti con le civiche, poi visto le incomprensioni e i cambi di visione di alcuni civici noi abbiamo voluto marcare in modo preciso e puntuale la nostra posizione sulle tematiche di maggior interesse per i cittadini'.

Lei ha affermato che consiglieri regionali e parlamentari l'hanno lasciata sola nel suo ruolo di consigliere dell'Unione. Una accusa pesante nei confronti dei vertici locali del Movimento. Ne ha discusso all'interno?
'Certo ne abbiamo discusso in più circostanze, non dovrebbero esistere dei vertici, dovrebbe esserci una mutua collaborazione fra i vari livelli. Questa mutua collaborazione non c’è stata e a mancare non siamo stati noi'.

La decisione di fare una opposizione unica al Pd in Unione potrebbe essere un laboratorio politico per le comunali? In quel caso si aspetta dal M5S delle liste 'concorrenti'?
'Non è una opposizione al Pd a prescindere, è una opposizione alle tematiche e al modo di fare politica contro gli interessi dei cittadini. Una prova a questa mia affermazione la si trova ad esempi nella politica attuata dal Pd per la gestione dei rifiuti.

Le leggi/direttive europee e italiane chiedono agli Enti che gestiscono (comuni e regione e non il delegato gestore di servizi) i rifiuti di improntare politiche atte alla riduzione della produzione dei rifiuti con una corrispettiva diminuzione della TARI. Negli ultimi 15 anni in RER abbiamo visto un aumento della produzione dei rifiuti con un conseguente aumento delle tariffe; tutto questo certifica il fallimento delle politiche del Pd sui rifiuti. La nostra non è certo stata una opposizione a prescindere. Sul fatto che ci possano essere liste concorrenti non ho dubbi, escludo a priori il fatto che possano presentarsi più liste del Movimento'.

Lei è un fondatore del M5S nel modenese, il Movimento, al di là dell'alleanza con la Lega, è decisamente cambiato rispetto alle origini. E' finito il tempo delle espulsioni. Ufficialmente nemmeno il consigliere regionale Sassi è stato espulso nonostante le restituzioni dichiarate ma non effettuate. Su questo all'interno del Movimento che risposte sono state date?
'Io non sono il fondatore di un bel niente, sono un semplice attivista che non ha ancora smarrito i valori fondativi del Movimento. Non direi che è finito il tempo delle espulsioni, è un po’ come essere al circo, dopo il numero con i leoni e gli animali feroci arriva sempre il clown a divertire il pubblico; ad esempio sull’espulsione di Sassi il senatore Gabriele Lanzi ci ha informato che il senatore Vito Crimi gli ha riferito che il termine di 10 giorni per l’espulsione non era un “termine perentorio”. Della serie, le parole assumono un significato talvolta criptico'.

Anche le rendicontazioni di consiglieri regionali e parlamentari sono sospese. Vale ancora la regola della restituzione di parte del compenso? Da quello che ha potuto verificare è stata sempre rispettata in passato?
'Le rendicontazioni sono congrue al regolamento votato in autodichia dalla Camera e dal Senato. Se si toglie questo regolamento-privilegio purtroppo le rendicontazioni non sono più congrue né ai valori del Movimento né alla normale realtà di qualsiasi altro cittadino o di qualsiasi organismo dello Stato che deve rispondere alla Corte dei Conti'.

Quanto è profonda la distanza tra la base (i consiglieri comunali e gli attivisti) e i vertici del Movimento? Quanto il nuovo corso di Di Maio ha tradito le vostre aspettative?
'Domanda interessante: io posso affermare che alle nostre provinciali di 4 anni fa erano sempre presenti dalle 100 alle 200 persone fra attivisti e portavoce vari; all’ultima provinciale di luglio 2018 eravamo in 20 attivisti e non c’era alcuna traccia dei 5 consiglieri regionali dei 2 deputati alla camera, dei 2 senatori e dei 2 sottosegretari nonostante all’Odg vi fossero temi di interesse come la formazione del nuovo gruppo in Unione. Su Di Maio non vorrei entrare sul personale ma le procedure per cui sono state prese certe decisioni vanno al di fuori delle regole fondanti del Movimento 5 stelle: partecipazione e trasparenza sono mancate'.

Nel modenese molti consiglieri (anche a Modena città) pare non vogliano ricandidarsi alle comunali? E' un segno di questo distacco e delusione della base?
'Ad oggi tranne Francesca Marzani che ha perso di un soffio le comunali a Serra, tutti gli altri consiglieri con cui sono in contatto mi dicono che intendono fare altro, ovvero, mettersi a disposizione della nuova lista, presentarsi in altre competizioni elettorali o semplicemente prendere un periodo di meritato riposo. Sul distacco dalla base io posso parlare del mio Comune Castelvetro: nonostante tutte le battaglie portate avanti nell’interesse dei cittadini, questi purtroppo ho constatato essere refrattari ad esporsi in prima persona. La posizione ondivaga del Movimento di governo non aiuta i cittadini a comprendere gli obiettivi che portiamo avanti.

E lei intende ricandidarsi alle prossime comunali?
'No, escludo la mia candidatura alle Comunali, Regionali ed Europee. Al momento non ci sono le condizioni per impegnarsi in battaglie in cui siamo stati lasciati soli per troppo tempo. Un esempio? La Frattina: un disastro ambientale conclamato sul nostro territorio; nonostante tutto il lavoro svolto dal gruppo di Castelvetro i nostri Parlamentari non hanno mai voluto chiedere alla procura i motivi della prima archiviazione, non volevano “disturbare”. E il lavoro di 3 anni si è sciolto come neve al solo obbligandoci così a rivolgere la nostra petizione direttamente in Europa. Dopo la nostra petizione in Europa e durante l’attuale governo M5S/Lega i Parlamentari della nostra provincia ritengono necessario preparare una interrogazione sulla Frattina da sottoporre al Ministro Costa nonostante la nostra contrarietà.  Se il Movimento ha deciso di essere forza di governo l’obbiettivo deve essere quello di bonificare, non è più tempo di fare ulteriori interrogazioni. Come già ampiamente pubblicato dai principali organi di informazione l’Europa ci è venuta in soccorso e in data 09-07-2018 con protocollo D311345 a firma della Presidente della commissione per le petizioni dottoressa Cecilia WikstrÖm ci informa che considera la materia e l’oggetto del contendere ricevibili a norma del regolamento del Parlamento europeo e che la Commissione europea svolgerà un’indagine preliminare sui vari aspetti del problema. L’Europa ha quindi confermato la rilevanza del problema. Ora se incorreremo in una procedura di infrazione con l‘Europa chi si prenderà la responsabilità di non aver avvertito il Ministro Costa dell’urgenza di questa problematica? Senatori? Parlamentari? Sottosegretari? Noi li avevamo avvisati tutti'.

Giuseppe Leonelli


Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato ..   Continua >>


 
 

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