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Leghisti 'untori', caso vicedirettore Bper sulla scrivania di Vandelli

Leghisti 'untori', caso vicedirettore Bper sulla scrivania di Vandelli

Molti utenti, evidentemente leghisti, sui social hanno annunciato che davanti a queste offese chiuderanno il proprio conto in Bper


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Il caso del vice direttore generale di Bper Eugenio Garavini che sui social ha accusato i leghisti e il centrodestra di essere 'untori psicologici' finisce direttamente sul tavolo del presidente del Gruppo Bper Pietro Ferrari e all'ad Alessandro Vandelli. Ieri Garavini, lungi dal chiedere scusa, come chiesto peraltro anche dal senatore Corti, ha rincarato la dose e non ha tolto il suo commento.
Ecco dunque la lettera inviata a Pietro Ferrari, presidente Bper e al direttore Bper Alessandro Vandelli.

In queste ore peraltro (mentre il titolo sta perdendo in maniera notevole in Borsa) molti utenti, evidentemente leghisti, sui social hanno annunciato che davanti a queste offese chiuderanno il proprio conto in Bper.

A firmare la lettera è il capogruppo della Lega a Castelnuovo Alessandro Boni.
Ecco la lettera integrale.

Egregi,
la presente è per manifestarvi profondo disappunto per le esternazioni 'social' da parte del vostro vicedirettore, dottor Eugenio Garavini.
Molto brevemente, riassumo di seguito i fatti a cui faccio riferimento.
Il 24 febbraio 2020 il sindaco di Castelnuovo Rangone, Massimo Paradisi, critica sul suo profilo Facebook il nostro gruppo consigliare, per un'interrogazione che avevamo presentato chiedendo di chiudere il mercato settimanale di Castelnuovo data l'emergenza Coronavirus.
Nei commenti a questo post, interviene il Dott.
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Eugenio Garavini definendoci testualmente 'Untori...semplicemente untori psicologici!!'.

Accettiamo le critiche politiche, perché fanno parte della dialettica democratica, ma non siamo disposti ad accondiscendere supinamente a quelle che riteniamo deliberate offese, prive di qualsiasi fondamento, provenienti peraltro da una personalità con un ruolo di grande prestigio ed importanza presso uno dei maggiori gruppi bancari italiani.
Se il dottor Garavini intende ritagliarsi un proprio spazio nella politica, tutto ciò è pienamente legittimo e gli rivolgiamo fin d'ora i migliori auguri. Invitiamo però a non farlo nel ruolo che oggi riveste e, soprattutto, chiediamo al Vostro gruppo di prendere le distanze da simili esternazioni del tutto offensive e fuori luogo.
Distinti saluti
Alessandro Boni - Capogruppo del gruppo Lega di Castelnuovo Rangone 
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