Un nome con un curriculum importante e che porta un bagaglio consistente di preferenze al partito della Meloni. Un nome in grado di aprire le porte del partito oltre il recinto della Destra e delle strette di mano all'avambraccio, un nome che strappa consensi alla Lega (che infatti ha fatto di tutto perchè non venisse candidato nella lista della Ugolini), che copre l'area montana e pedemontana lasciata scoperta e che contribuirà certamente ad alzare le chance della lista modenese Fdi di far scattare due consiglieri. Fattori positivi ai quali si somma però un rischio rispetto ai piani predisposti da tempo dal senatore Michele Barcaiuolo. Come si evince dai cartelli a due facce con i quali è stata tappezzata la provincia di Modena (qui), Barcaiuolo ha infatti da tempo disegnato il suo schema in vista del voto: primo obiettivo far eleggere la moglie Annalisa Arletti, secondo obiettivo far scattare il fedelissimo coordinatore provinciale Ferdinando Pulitanò. Due obiettivi, in rigoroso ordine gerarchico, che la candidatura di Pelloni potrebbe far vacillare.
Un rischio, quello della candidatura di Pelloni, che Barcaiuolo ha tentato di evitare fino all'ultimo, ma la dote in termini valoriali e di consensi che l'ex sindaco di Vignola porta al partito è stata determinante per convincere i vertici meloniani a far pressioni sul senatore modenese affinchè accettasse la candidatura. Ora sarà vera sfida: il ticket Pulitanò-Arletti contro il free rider Pelloni.
Giuseppe Leonelli