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'A quanto pare l'inceneritore resterà attivo ben oltre il 2034. La qualità dell'aria, a Modena, non potrà che rimanere pessima. La Giunta cosa avrebbe intenzione di fare per salvaguardare la salute dei cittadini?'.
Cosi gli esponenti del Movimento Cinque Stelle esprimono la propria preoccupazione circa i segnali negativi relativi alla prospettiva di chiusura dell'inceneritore di Modena nel 2034, come promesso dal sindaco Muzzarelli.
'Una data troppo remota per il Movimento 5stelle, che aveva già proposto di anticipare di qualche anno. Il Sindaco e l'assessore non ne parlano più- L'inceneritore nella sua qualità di termovalorizzatore produce energia e nei programmi della Giunta è un dato scontato per l'eternità, si continua a lavorare ed investire per questo aspetto. Gli ordini del giorno sulla diminuzione dei rifiuti a monte (plastic free ad esempio) sono rimasti praticamente lettera morta – affermano i 5 Stelle -.
Da ultimo, nella Commissione Seta di lunedì 5 settembre l'assessore all'Ambiente Filippi e gli ingegneri di Hera ci hanno presentato un programma di passaggio dall’attuale sistema di raccolta rifiuti al porta a porta con tariffa puntuale, che però non sarà integrale ed entrerà a regime alla fine del 2023. Quindi, oltre alle difficoltà che i cambiamenti sempre generano, prima del 2024 non ci sarà l'incentivo della tariffa puntuale per cui il cittadino pagherà meno Tari se tratta i rifiuti correttamente. Una sfasatura dei tempi che non aiuterà un'operazione vitale per la qualità dell'ambiente a Modena (che già è penalizzata da interventi parziali e sempre tardivi). Ancor più inquietante ciò che emerge dai dati e dall'illustrazione dei programmi di Hera: anche se si riuscisse ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata dal misero 62% attuale al 79% (obiettivo dato), a Modena si continuerebbero a bruciare quantomeno i rifiuti speciali e da edilizia provenienti da tutta la Regione, dal momento che i rifiuti urbani modenesi attualmente sono solo il 20% di quanto viene bruciato.
Quindi l'inceneritore (con tutte le sue emissioni) resterà attivo ben oltre il 2034. Tutto ciò avviene contraddicendo clamorosamente il programma di mandato della maggioranza di cui oltre al Pd ricordiamo fanno parte Sinistra per Modena, Modena Civica e Europa Verde/Verdi. Un poco di coraggio sarebbe più che sufficiente per far saltare la Giunta, considerato che l'assessora Filippi è dei Verdi'.
Redazione Pressa
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