Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Le due aziende sanitarie modenesi da ieri hanno due nuovi Direttori Generali, lodati ufficialmente per le loro “competenze” ancor prima che, come si spera, possano darne prova. Anche perché trovano un sistema sanitario modenese gravato da lunghissime liste d’attesa, da duplicazioni di funzioni nei grandi Ospedali, da scarso ruolo del Dipartimento delle Cure Primarie dell’AUSL, dell’Assistenza domiciliare e dalle Cure Palliative, dalla debolezza del territorio e dei piccoli Ospedali, dalla mancanza di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) per disabili, nonchè dagli sprechi economici. La più penalizzata rimane comunque la montagna. Mi associo negli auguri consapevole che il compito che gli spetta non sarà lieve'. A parlare è la professoressa Maria Grazia Modena, capogruppo di ModenaxModena.
'Gli elogi li riservo per dopo. Per ora credo che sarebbe interessante per tutti i modenesi conoscere a priori quali sono gli indirizzi che Regione e territorio (spero CTTS) hanno loro assegnato e come intendano perseguirli, perché alla fine andranno valutati su risultati concreti raggiunti, cioè sulla soddisfazione della gente più che della politica. Mi interessa sapere quale futuro Regione e CTTS abbiano riservato alla sanità modenese, visto che per altre due situazioni simili, Parma e Ferrara, si procede velocemente verso l’unificazione aziendale, tant’è che di Direttori Generali ne hanno nominato fin d’ora uno per sede, con gli incarichi di Direttore Generale per una Azienda e di commissario per l’altra. Perché Modena no, visto che ha le stesse dimensioni, o quasi, di Parma e Ferrara? Abbiamo già consegnato una mozione dove la nostra lista invitava la CTSS a proporre alla Regione l’unificazione in un’unica Azienda provinciale proprio per avere un’unica tecnostruttura, più flessibile, che avrebbe un fortissimo impatto proprio sulle liste d’attesa - continua la Modena - E Modena cosa aspettarsi? Per fortuna sembra sfumata l’ipotesi, assurda, di unificazione ben più tortuosa e complessa, adombrata dai quotidiani locali dei giorni scorsi di un accorpamento con Reggio Emilia? Sembra sia stata una fake news, smentita dal nuovo assessore alla Sanità, Massimo Fabi, che sembra voler dar battaglia ai CAU, speriamo, potenziando i Pronto Soccorso. Per ora, mi fanno ben sperare le dichiarazioni del Rettore, Carlo Porro, a cui spetta parere vincolante sulla nomina del Direttore Generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria, perché le interpreto quantomeno come l’inizio della fine dei lunghi, perniciosi e inconsueti contenziosi giudiziari e non, registrati in questi anni fra Azienda OU e Università, che sono stati una valida concausa del declino della sanità modenese'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>