Invece per l'assessore Ferrari e per la giunta va bene così in nome della valorizzazione dei prodotti locali. Sia chiaro, qui nessuno mette in discussione l'importanza delle eccellenze del territorio, ma la loro promozione non può essere fatta dentro una chiesa la cui sacralità deve essere rispettata. Ricordo all'assessore Ferrari che quel documento del 2018 prevede che anche per le chiese dismesse, e quella del Voto non lo è affatto e vi si celebra ancora la Messa, vanno esclusi riutilizzi commerciali per scopo speculativo. Al Comune di Modena evidentemente non interessa preservare la Chiesa dagli usi impropri, anzi ne va fiera'.
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