Questo è quello che è stato. Allora... Allora con un po' di stupore leggiamo oggi il ritorno di Silingardi nelle vesti di 'ribelle'. Beh, non proprio ribelle. Oggi Silingardi, dopo i dovuti complimenti per il concerto di Vasco, rilancia la sua idea di riqualificazione del parco. Ma i toni ora sono compassati. Non è più il tempo delle grida e delle rivendicazioni. Di quando per fermare la piscina si pensavano labirinti e percorsi. Ora si è diventati di 'sistema'. Si parla con dolcezza e si propone, docilmente, all'amico Giancarlo la propria idea. Senza disturbare troppo. Ovviamente. E abbondanti i labirinti suggestivi e pieni di natura, ora SIlingardi propone di costruire parcheggi, spazi mostre e una tensostruttura stabile al parco Ferrari. 'Sono stato tra quelli che ha salutato l'idea del concerto di Vasco come un evento positivo. Vi ho partecipato girando per la città e godendomi l'atmosfera, le presenze, la musica e la festa. Non aggiungo altro perché tanto è già stato detto. Vorrei invece parlare del dopo, perché l'energia che ha messo in moto questo evento non vada dispersa e perché ci confrontiamo sui possibili scenari - scrive Silingardi -. Ho pensato che il concerto di Vasco si potesse fare perché quell'area è un vuoto incompiuto, uno spazio sospeso, in attesa di svilupparsi. E' anche un'occasione perduta, a due passi dalla Ghirlandina, dal Novi Park (quello si un errore compiuto) e dalla stazione degli autobus e dei treni. Uno spazio da organizzare per essere fruito, non in una occasione storica, ma tutti i giorni, tutti mesi, tutti gli anni. Bisogna uscire dalla straordinarietà e rendere normale le occasioni per frequentare il Parco Ferrari. La foto che ho caricato è per me il punto di partenza, il disegno originale di Sir Jellico, che prevedeva parcheggi, giardini, spazi strutturati per mostre, lettura, riposo, ritrovo e una tensostruttura stabile per spettacoli e concerti. Vasco è un poeta, usa le parole per comunicare emozioni, parole semplici ma evocative e che carica della forza e dell'energia della sua storia e della musica rock. La mia modesta proposta è di ripartire dalle parole, per dedicare quello spazio alla lettura, al teatro, al cinema, alla musica con la consapevolezza che l'evento di Vasco è per dimensioni e numeri irripetibile, ma che milioni di persone potrebbero frequentare in un anno quel luogo se vi venissero create le condizioni strutturali per fare cultura e per creare relazioni e relax. Non lasciamo disperdere l'energia positiva che 220.000 persone hanno distribuito in città, riprendiamo la capacità di progettare e programmare e troviamo le risorse per completare un progetto straordinario oggi grande incompiuto, ma realizzabile'. Eh sì. E stai a vedere che adesso parco Ferrari verrà davvero stravolto. Non grazie a Vasco, ma grazie a questa nuova sinergia di intenti che unisce in un abbraccio amoroso ribelli e giunta. Tutti insieme per il bene di Modena. Per debellare definitivamente oscurantismo e depressione... Gufi e rosiconi. Altro che percorsi verdi: una bella tensostruttura con parcheggi e spazi mostre. E chissà... Se Muzzarelli dovesse proporre una bella piscina siamo convinti che Silingardi direbbe 'ma sì, perchè no...' Giuseppe LeonelliParco Ferrari, Silingardi si riscopre modenese 'attivo' ma non troppo: ora quasi quasi una piscina...
L'ex leader dei ribelli Pd rispolvera l'idea di valorizzare il parco. Non più labirinti verdi, ma più concrete tensostrutture e parcheggi.E poi oggi a differenza dell'epoca Pighi i toni sono cambiati. Ora Muzzarelli è punto di riferimento. Le armi sono state deposte. Con la giunta si fanno anche progetti per premiare con punti coop chi viaggia coi mezzi Seta
Questo è quello che è stato. Allora... Allora con un po' di stupore leggiamo oggi il ritorno di Silingardi nelle vesti di 'ribelle'. Beh, non proprio ribelle. Oggi Silingardi, dopo i dovuti complimenti per il concerto di Vasco, rilancia la sua idea di riqualificazione del parco. Ma i toni ora sono compassati. Non è più il tempo delle grida e delle rivendicazioni. Di quando per fermare la piscina si pensavano labirinti e percorsi. Ora si è diventati di 'sistema'. Si parla con dolcezza e si propone, docilmente, all'amico Giancarlo la propria idea. Senza disturbare troppo. Ovviamente. E abbondanti i labirinti suggestivi e pieni di natura, ora SIlingardi propone di costruire parcheggi, spazi mostre e una tensostruttura stabile al parco Ferrari. 'Sono stato tra quelli che ha salutato l'idea del concerto di Vasco come un evento positivo. Vi ho partecipato girando per la città e godendomi l'atmosfera, le presenze, la musica e la festa. Non aggiungo altro perché tanto è già stato detto. Vorrei invece parlare del dopo, perché l'energia che ha messo in moto questo evento non vada dispersa e perché ci confrontiamo sui possibili scenari - scrive Silingardi -. Ho pensato che il concerto di Vasco si potesse fare perché quell'area è un vuoto incompiuto, uno spazio sospeso, in attesa di svilupparsi. E' anche un'occasione perduta, a due passi dalla Ghirlandina, dal Novi Park (quello si un errore compiuto) e dalla stazione degli autobus e dei treni. Uno spazio da organizzare per essere fruito, non in una occasione storica, ma tutti i giorni, tutti mesi, tutti gli anni. Bisogna uscire dalla straordinarietà e rendere normale le occasioni per frequentare il Parco Ferrari. La foto che ho caricato è per me il punto di partenza, il disegno originale di Sir Jellico, che prevedeva parcheggi, giardini, spazi strutturati per mostre, lettura, riposo, ritrovo e una tensostruttura stabile per spettacoli e concerti. Vasco è un poeta, usa le parole per comunicare emozioni, parole semplici ma evocative e che carica della forza e dell'energia della sua storia e della musica rock. La mia modesta proposta è di ripartire dalle parole, per dedicare quello spazio alla lettura, al teatro, al cinema, alla musica con la consapevolezza che l'evento di Vasco è per dimensioni e numeri irripetibile, ma che milioni di persone potrebbero frequentare in un anno quel luogo se vi venissero create le condizioni strutturali per fare cultura e per creare relazioni e relax. Non lasciamo disperdere l'energia positiva che 220.000 persone hanno distribuito in città, riprendiamo la capacità di progettare e programmare e troviamo le risorse per completare un progetto straordinario oggi grande incompiuto, ma realizzabile'. Eh sì. E stai a vedere che adesso parco Ferrari verrà davvero stravolto. Non grazie a Vasco, ma grazie a questa nuova sinergia di intenti che unisce in un abbraccio amoroso ribelli e giunta. Tutti insieme per il bene di Modena. Per debellare definitivamente oscurantismo e depressione... Gufi e rosiconi. Altro che percorsi verdi: una bella tensostruttura con parcheggi e spazi mostre. E chissà... Se Muzzarelli dovesse proporre una bella piscina siamo convinti che Silingardi direbbe 'ma sì, perchè no...' Giuseppe LeonelliDa anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.
Reggio Emilia, il sindaco chiede liberazione degli ostaggi da parte di Hamas e Francesca Albanese lo umilia
Doccia fredda sull'asse Carpi-Mirandola: Corte conti dice no ad Aimag nelle mani di Hera
Mense scolastiche a Castelfranco Emilia, esplode la protesta
Paldino e Mezzetti ai ferri corti: 'Non sta al sindaco dire a una forza civica cosa fare'
Articoli Recenti
No alla moschea, Bignami a Sassuolo: 'Giustamente i cittadini sono preoccupati'
'Dehors a Modena, bene il sindaco: il Comune non transiga sugli abusi'
Aimag dopo il doppio no della Corte dei Conti, il Pd auspica 'visione condivisa'
Verso l’Azienda Unica del TPL in Emilia-Romagna: la Regione incassa primo ok della CGIL




 (1).jpg)