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Parco Ferrari, Silingardi si riscopre modenese 'attivo' ma non troppo: ora quasi quasi una piscina...

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L'ex leader dei ribelli Pd rispolvera l'idea di valorizzare il parco. Non più labirinti verdi, ma più concrete tensostrutture e parcheggi.E poi oggi a differenza dell'epoca Pighi i toni sono cambiati. Ora Muzzarelli è punto di riferimento. Le armi sono state deposte. Con la giunta si fanno anche progetti per premiare con punti coop chi viaggia coi mezzi Seta


Parco Ferrari, Silingardi si riscopre modenese 'attivo' ma non troppo: ora quasi quasi una piscina...
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C'era una volta Modena Attiva. C'era una volta l'idea che il monolite Pd, che il sistema Modena, che l'intreccio tra coop-istituzioni-partito potesse essere scardinato dall'interno. C'era una volta Paolo Silingardi che guidava insieme a Marco Miana i ribelli anti-Sitta, anti-giunta, anti-Pighi. E quella Modena Attiva provocò la crisi dell'amministrazione Pighi, costrinse Daniele Sitta alle dimissioni e, contemporaneamente, lanciò nell'olimpo della politica il cattolico Giuseppe Boschini che subentrò a commissariare il sindaco per conto di Davide Baruffi in cambio di una promessa (mantenuta) di un posto in Regione o di una (non mantenuta a favore di Francesca Maletti) promessa di fascia tricolore.

Tutto partì dal no alla piscina al parco Ferrari. Proprio quel parco Ferrari che ieri ha ospitato il concerto di Vasco. Modena Attiva si mise di traverso. Ne disse di ogni. Contro Antonino Marino, conto Pighi, contro il Pd.

Usò vignette, articoli, fece conferenze stampa. Diventò la vera opposizione a Modena.

Poi? Poi alle elezioni Paolo Silingardi si alleò con Muzzarelli, fece finta di presentarsi alle primarie per togliere voti alla Maletti e per promuovere Giancarlo (coperto a sinistra appunto da Silingardi e al centro da Massimo Giusti) e oggi, dopo aver rifiutato la presidenza di Amo gentilmente offerta da Muzzarelli stesso, si ritrova con la sua Achab a promuovere il progetto del più usi il bus Seta meno paghi alla Coop. Contemporaneamente il braccio destro di SilingardiMarco Miana otteneva con la sua Mismaonda 800mila euro dal Comune per organizzare i Giardini Expo e smetteva così di essere 'Attivo'. Ovviamente.

Questo è quello che è stato. Allora... Allora con un po' di stupore leggiamo oggi il ritorno di Silingardi nelle vesti di 'ribelle'. Beh, non proprio ribelle.

 

Oggi Silingardi, dopo i dovuti complimenti per il concerto di Vasco, rilancia la sua idea di riqualificazione del parco. Ma i toni ora sono compassati. Non è più il tempo delle grida e delle rivendicazioni. Di quando per fermare la piscina si pensavano labirinti e percorsi.

Ora si è diventati di 'sistema'. Si parla con dolcezza e si propone, docilmente, all'amico Giancarlo la propria idea. Senza disturbare troppo. Ovviamente. E abbondanti i labirinti suggestivi e pieni di natura, ora SIlingardi propone di costruire parcheggi, spazi mostre e una tensostruttura stabile al parco Ferrari. 

'Sono stato tra quelli che ha salutato l'idea del concerto di Vasco come un evento positivo. Vi ho partecipato girando per la città e godendomi l'atmosfera, le presenze, la musica e la festa. Non aggiungo altro perché tanto è già stato detto. Vorrei invece parlare del dopo, perché l'energia che ha messo in moto questo evento non vada dispersa e perché ci confrontiamo sui possibili scenari - scrive Silingardi -. Ho pensato che il concerto di Vasco si potesse fare perché quell'area è un vuoto incompiuto, uno spazio sospeso, in attesa di svilupparsi. E' anche un'occasione perduta, a due passi dalla Ghirlandina, dal Novi Park (quello si un errore compiuto) e dalla stazione degli autobus e dei treni. Uno spazio da organizzare per essere fruito, non in una occasione storica, ma tutti i giorni, tutti mesi, tutti gli anni. Bisogna uscire dalla straordinarietà e rendere normale le occasioni per frequentare il Parco Ferrari. La foto che ho caricato è per me il punto di partenza, il disegno originale di Sir Jellico, che prevedeva parcheggi, giardini, spazi strutturati per mostre, lettura, riposo, ritrovo e una tensostruttura stabile per spettacoli e concerti. Vasco è un poeta, usa le parole per comunicare emozioni, parole semplici ma evocative e che carica della forza e dell'energia della sua storia e della musica rock. La mia modesta proposta è di ripartire dalle parole, per dedicare quello spazio alla lettura, al teatro, al cinema, alla musica con la consapevolezza che l'evento di Vasco è per dimensioni e numeri irripetibile, ma che milioni di persone potrebbero frequentare in un anno quel luogo se vi venissero create le condizioni strutturali per fare cultura e per creare relazioni e relax. Non lasciamo disperdere l'energia positiva che 220.000 persone hanno distribuito in città, riprendiamo la capacità di progettare e programmare e troviamo le risorse per completare un progetto straordinario oggi grande incompiuto, ma realizzabile'.

Eh sì. E stai a vedere che adesso parco Ferrari verrà davvero stravolto. Non grazie a Vasco, ma grazie a questa nuova sinergia di intenti che unisce in un abbraccio amoroso ribelli e giunta. Tutti insieme per il bene di Modena. Per debellare definitivamente oscurantismo e depressione... Gufi e rosiconi.

Altro che percorsi verdi: una bella tensostruttura con parcheggi e spazi mostre.

E chissà... Se Muzzarelli dovesse proporre una bella piscina siamo convinti che Silingardi direbbe 'ma sì, perchè no...'

Giuseppe Leonelli


Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato ..   Continua >>


 
 

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