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Alla fine anche l'opposizione, se si esclude l'astensione e la critica di Forza Italia e il voto contrario di Modena Civica, appoggia con il voto favorevole della delibera della giunta Mezzetti con cui le prime 19 proposte di riqualificazione di aree ed edifici privati in città, presentate per essere valutate sulla base dei parametri del nuovo PUG, sono state bocciate. Tutte. Senza appello. Ogni critica, si è ridotta a quella del Consigliere Katia Parisi di Modena Civica, che vota contro dopo l'intervento critico sulla delibera e sulla bocciatura totale dei progetti, e del Capogruppo di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi che in una nota ha criticato i parametri troppo restrittivi del PUG, inadeguati per rispondere alle esigenze di crescita di Modena, accusato l'amministrazione di soffocare l'iniziativa privata e si è astenuto nel voto finale, motivando il tutto con una apertura di credito nei confronti dell’amministrazione affinché possa aprire una riflessione, almeno sul piano dell’applicazione, su quegli elementi che rischiano di portare a bocciature senza appello.
Ed è su questo punto, ovvero sulla mancanza di possibilità di appello, che si snocciola il nodo politico, tale anche per il PD.
Più che sul merito dei progetti, 'alcuni davvero irricevibili', come li ha definiti il sindaco, il punto politico sembra infatti essere quello del metodo, dei tempi, anche degli avvisi, caduti in piena campagna elettorale e della conseguente impossibilità, con attività del consiglio sospeso, di garantire la possibilità di una proroga che potesse per esempio consentire ai presentatori dei progetti di correggere e ripresentare i progetti.
In sostanza, un problema di forma e di procedura, legato ai tempi, sottolineato sia dal Consigliere PD Fabio Poggi che nella scorsa legislatura era Presidente del Consiglio, sia dallo stesso sindaco: 'La dinamica temporale del primo avviso ha imposto la chiusura della presentazione delle manifestazioni di interesse il 23 aprile e la chiusura dei termini di esame il 22 luglio.
La prima data già coincideva con la sospensione di fatto del consiglio e delle commissioni e la seconda per l'esame, coincideva con il giorno del prima seduta del Consiglio. Anche se avessimo voluto concedere una proroga con il nuovo consiglio non avremmo potuto perché avremmo avuto bisogno dell'esame di quelle commissioni che non c'erano', in considerazione del fatto che il consiglio era stato sciolto. Rilievi che sembrerebbero potere inficiare, se non sul piano tecnico e di merito, almeno sul piano politico, l'impianto stesso della procedura, a garanzia dei soggetti che quei progetti li avevano presentati e che eventualmente avrebbero avuto la possibilità di modificarli, senza attendere un nuovo avviso.
'Il fatto che la prima applicazione del PUG abbia portato alla bocciatura della totalità di 19 progetti preoccupa per il futuro. Se il buongiorno si vede dal mattino cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi cinque anni? Se non fossimo all’inizio avremmo bocciato senza se e senza la delibera di giunta' - ha affermato e chiesto il capogruppo di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi, che ha espresso, a differenza del voto a favore dei gruppi di opposizione, voto di astensione, motivandolo così.
'Perché un esito di questo tipo, pur con tutti i distinguo di merito, significa molto di più che un semplice no ad una serie di progetti. Significa sbattere letteralmente la porta in faccia alla città che vuole crescere, che vuole investire sul futuro e creare le condizioni per una rigenerazione reale di aree ed edifici della città che è interesse comune riqualificare.
Per questo chiediamo che accanto allo stop dei progetti ci sia anche uno stop da parte dell’amministrazione e l’apertura di una riflessione di merito. Perché quanto è successo rimanga un’eccezione e non la regola”.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>