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'La notizia che la Giunta Comunale di Modena ha rinnovato senza batter ciglio fino al 2024 le convenzioni in essere con le Case di Riposo per anziani ha dell’incredibile. Ancora l’altro giorno il Commissario regionale Sergio Venturi riconosceva che anche alla luce delle gravi deficienze e delle tantissime morti provocate da Covid19 dentro le CRA bisognava ripensarne il modello. Invece a Modena si procede come se vivessimo nel migliore dei mondi possibili'.
Lo afferma Lanfranco Turci, esponente di Modena Volta Pagina, interpellato sul rinnovo fino al 2024, da parte del Comune di Modena, del contratto di servizio con i gestori delle case protette in convenzione nel comune di Modena
'Già ben prima dell’epidemia - afferma Turci - avevamo richiamato l’attenzione degli amministratori comunali e della comunità modenese sul livello qualitativo assolutamente inadeguato di questo servizio.
Inadeguatezza frutto di quelle privatizzazioni e esternalizzazioni che in ossequio alla austerity gli Enti Locali avevano perseguito anche a Modena e in Emilia Romagna'
'Nel merito, Mvp aveva stilato un elenco di proposte sulla base delle quali si dovevano ripensare le convenzioni'. Tra queste la revisione dei criteri di ingresso e di determinazione della retta, aumentando l'incidenza della condizione economica a discapito del grado di disabilità, la differenziazione delle strutture a seconda delle patologie degli ospiti.
Nell'elenco di proposte MVP aveva inserito anche la riscrittura dello scaduto contratto di servizio per le case di residenza e i centri diurni per anziani, agendo significativamente su un miglioramento dei livelli dei servizi offerti e coinvolgendo tutta la comunità nella stesura della nuova normativa regionale.
Un contratto di servizio che come specificato nell'articolo pubblicato da La Pressa è stato prima prorogato dal 31 dicembre al 30 marzo e poi rinnovato completamente agli stessi dieci gestori delle 16 strutture attualmente in convenzione con il Comune, dallo scorso primo aprile e fino al dicembre 2024.
Lasciando sulla carta anche solo la possibilità di un confronto di merito con le forze politiche e con la società civile
'Né il sindaco né l’assessora competente si sono degnati di un commento - ha concluso Turci per MVP- in cambio hanno proceduto senza alcun confronto, neppure nel Consiglio Comunale.
Un atto gravissimo che dimostra il disimpegno del Comune sui temi del Welfare, peraltro confermato dall’orientamento già preannunciato di privatizzare anche gli ultimi asili nido pubblici, sancendo definitivamente la cesura con la migliore tradizione delle politiche sociali della nostra città'
Redazione Pressa
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