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Riqualificazione ex Fonderie, Muzzarelli presenta l'ennesima promessa

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Il progetto era già stato descritto a settembre da La Pressa. Da ricordare che il suolo del complesso abbandonato deve ancora essere decontaminato


Riqualificazione ex Fonderie, Muzzarelli presenta l'ennesima promessa
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Il Comune di Modena ci prova. Per l'ennesima volta.  Obiettivo: riqualificare l'area delle ex Fonderie. E per farlo l'amministrazione guidata da Muzzarelli rispolvera il Dast (Distretto per l'accelerazione e lo sviluppo della tecnologia). E lo fa, in conferenza stampa, con l'architetto Sofia Cattinari che con quel progetto vinse il concorso di idee per la riqualificazione dell'area. 
Un progetto di fattibilità (pubblicato in anteprima da La Pressa a settembre) sulla base del quale il Comune ha ottenuto alcune settimane fadalla Regione Emilia-Romagna il contributo richiesto di un milione e mezzo di euro con il bando sulla Rigenerazione urbana per realizzare l’intervento che ha un valore complessivo di tre milioni e 707 mila euro. Per un milione e mezzo finanziato dalla Regione e per i rimanenti dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dal Comune.

I progetti sfumati

E' una storia fatta di promesse mancate quella delle ex Fonderie.


Nel 2001 la giunta destinò il comparto all'Azienda USL locale per la realizzazione della propria sede generale. Un progetto sfumato.
Nel 2006 la giunta avviò un “Percorso di pianificazione partecipata per la riqualificazione dell'area Ex Fonderie Riunite” che dal 2007 al 2008, coinvolse istituzioni, associazioni e cittadini sull'elaborazione di una proposta condivisa di riuso e recupero dell'area. Di qui un concorso di idee per la riqualificazione urbanistica ed architettonica dell'area Ex Fonderie Riunite - progetto DAST che si è concluso, nel gennaio 2009, con la proclamazione del progetto vincitore. Lì però si è rimasti.
Addirittura nel 2012 vennero svolte le prime operazioni allo scopo di preparare l'area per le future destinazioni spendendo 260mila euro. E ora Muzzarelli rimette sul tavolo la questione.
Da ricordare che il suolo del complesso ex industriale abbandonato deve ancora essere decontaminato. Un passaggio rimasto al palo senza il quale nessun progetto può procedere.

Il progetto presentato oggi

Il progetto sulla palazzina  è stato illustrato oggi in una conferenza stampa dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, insieme al vicesindaco e assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza e all’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, con il presidente dell’Istituto storico Antonio Finelli e l’architetto Sofia Cattinari, vincitrice nel 2009 del Concorso nazionale di idee per la riqualificazione dell’area e alla quale oggi è stato affidato lo sviluppo del progetto.

Si tratta del primo dei 4 stralci previsti dal progetto complessivo, ed è relativo soltanto il recupero della palazzina che si affaccia sul cavalcavia Ciro Menotti e che ospiterà biblioteca e nuova sede dell'istituto storico di Modena. In particolare, biblioteca e archivio a piano terra; uffici, sale didattiche e una sala conferenze da 99 posti al primo piano; una sala eventi nella torretta centrale, accanto al terrazzo.

All’ingresso principale, al centro della palazzina, sotto la torre, si aggiungono due ingressi laterali, sul lato nord e sul lato sud dell’edificio, prevedendo un percorso coperto grazie allo svuotamento delle prime campate dei capannoni e alla costruzione di un nuovo giunto per assicurare l’isolamento con l’area su cui ora non si interviene. I due ingressi laterali permettono anche un collegamento diretto con il cortile interno di 1.460 metri quadri.

La palazzina  Comune ora ha tempo fino a giugno per sviluppare il progetto definitivo, poi è prevista la definizione dell’accordo di programma con la Regione e il prossimo nel 2020 potranno essere aggiudicati i lavori. Anzi, potrebbero. Condizionale d'obbligo visti i precedenti e considerando il fatto che l'intera area, dopo essere stata liberata dall'amianto della copertura nel 2012, presenta sia nella parte da 11.000 metri coperta sia esterna, ancora il suolo contaminato da inquinanti industriali e da bonificare, come risulta dai rilievi Arpae del 2011. Una bonifica necessaria anche per la parte della palazzina interessata dal progetto presentato oggi e in vista della quale il comune ha stanziato 150 mila dei 3,7 milioni di euro previsti. E visto che di bonifica per l'area cortiliva coperta e per quella montagna di terra contaminata (scavata nel 2009 per la realizzazione di fognature) depositata da dieci anni nell'area verde a ovest del comparto ancora non si parla, allora la palazzina ristrutturata (come mostra la foto) dovrà essere separata dal resto del degrado e dall'inquinato che rimarrà, con una sorta divisoria. Di fatto la palazzina ristrutturata dovrà essere separata rigidamente dal resto dell'area non bonificata e non riqualificata.



Rimangono sulla carta i rimanenti tre stralci

I successivi due stralci riguardano l’area dell’edificio industriale (“il quadrato dell’innovazione”) e verranno sviluppati in fasi successivi, man mano che si presenteranno opportunità e occasioni per realizzare uffici e laboratori di ricerca, con spazi flessibili e modulari, dedicati alle tecnologie applicate all’automotive.

Nel quarto e ultimo stralcio si ipotizza, nella zona a est dell’area, la realizzazione di nuovi edifici per attività complementari al comparto che sarà completamente pedonalizzato (verranno mantenute solo le funzioni di carico e scarico), collegato alle reti in fibra comunali (Man), dotato di hot spot per il wi fi gratuito e di telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadino.

Diversamente dal programma del 2009, non è più previsto l’insediamento di attività commerciali o residenziali, se non per funzioni strettamente connesse alle iniziative che verranno sviluppate nell’area.

Nell’intervento è prevista anche la riqualificazione della zona del monumento dedicato ai caduti del 9 gennaio 1950, mentre Hera ha in programma un bando, in collaborazione con il Comune, per realizzare un’iniziativa di street art che inserisca la torre piezometrica nel percorso sulla memoria storica.


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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