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'Dopo l‘avventura europea, sfociata in un nulla di fatto, il rappresentante modenese di Forza Italia Platis, già candidato in pectore per il Consiglio regionale alle prossime elezioni, pensa bene di continuare una battaglia contro l’Azienda Usl di Modena, rea di avere difficoltà nel reclutare personale e risorse calanti rispetto le esigenze crescenti di una società sempre più anziana e profondamente segnata dal Covid. Dimentica sempre, “il nostro paladino”, che se l’organizzazione sanitaria è affidata alle Regioni, sulla base di indirizzi e parametri nazionali (LEA), i finanziamenti e le regole per assunzioni del personale sono determinate dal Governo e dal Parlamento, così come le modalità di funzionamento dei corsi di laurea e di specializzazione'. Ad attaccare frontalmente il vicecoordinatore regionale di Forza Italia è la consigliere regionale Pd Palma Costi.
'Nessuno vuole fare lo scaricabarile, e come già reso pubblico per il candidato alle regionali del centrosinistra, Michele De Pascale, la salute e pertanto anche l’organizzazione sanitaria regionale sarà oggetto non solo di attenzione, ma soprattutto di cambiamenti e innovazioni, proprio per aderire meglio ai bisogni di salute odierni: tuttavia, senza la certezza di maggiori risorse da parte del Governo e profondi cambiamenti su formazione e assunzioni, a iniziare dal blocco che le aziende sanitarie devono rispettare, sarà comunque complicato. Platis - il quale dimentica di essere al Governo da due anni, un periodo fatto solo di vuote chiacchiere sulla sanità pubblica, con grande attenzione invece a quella privata - non propone alcuna ipotesi di soluzioni o proposte per aiutare a superare un momento certamente difficile per la nostra sanità provinciale, e pensa bene di fare degli esposti. Un modo di agire che, pur legittimo, avrebbe necessitato di maggiori approfondimenti e conoscenze, che non cambia nulla per cittadini, pazienti ed operatori, né sul 118 né sulle liste di attesa, se non di spostare tempo e risorse per agire in giudizio. Non c’è bisogno di chi sa solo indicare problemi, a volte anche alimentando paure, senza proporre soluzioni che salvaguardino davvero la sanità pubblica universalistica'.
Redazione Pressa
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