'Sfruttamento di profughi ai grandi eventi: siamo sgomenti'

Il Pd sul caso dei migranti che gestivano la sicurezza dei grandi concerti senza nessun tipo di formazione e in modo illegale

“Le Feste Pd sono una grande occasione di incontro e divertimento per tutti e la loro sicurezza è una delle nostre priorità come dimostra il fatto che, negli anni, centinaia di migliaia di persone hanno mangiato, si sono incontrate e divertite alle nostre Feste senza che accadesse nulla di drammatico. Abbiamo, quindi, appreso con stupore e ovvia preoccupazione dai media dell’inchiesta “Security danger” condotta dai carabinieri di Reggio Emilia e del fatto che tra gli eventi all’attenzione ci fosse anche un concerto tenutosi alla Festa di Ponte Alto nel 2017. Si trattava di un concerto a pagamento la cui intera gestione era stata affidata all’esterno a un’agenzia che ne ha curato tutti gli aspetti, sicurezza compresa'. Così il Pd sul caso dei migranti che gestivano la sicurezza dei grandi concerti senza nessun tipo di formazione e in modo illegale.
'Come sempre scegliamo con cura e precisione i partner che collaborano alla riuscita delle nostre manifestazioni, dando fiducia a imprese serie che lavorano nel rispetto assoluto della normativa vigente. Siamo quindi sgomenti, come chiunque abbia a cuore il rispetto dei diritti civili sanciti dalla Costituzione, dalle ipotesi delineate dall’inchiesta sullo sfruttamento di soggetti deboli come i profughi - afferma il Pd -. Bene quindi che le forze dell’ordine e la magistratura facciano fino in fondo il loro lavoro: occorre tutelare, in primis, le vittime di uno sfruttamento cinico, ma anche la buona fede delle organizzazioni che lavorano alla creazione di eventi al servizio delle proprie comunità”.

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