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Il leader nazionale del sindacato di base Si Cobas, Aldo Milani, è stato assolto per non aver commesso il fatto, oggi in tribunale a Modena al processo che l'ha visto imputato per estorsione ai danni dei fratelli Levoni. La vicenda è quella collocata tra fine 2016 e inizio 2017, i mesi dei duri picchetti di Castelnuovo Rangone di fronte ai cancelli della Alcar Uno, ditta di lavorazione carni della famiglia Levoni che si serve di manodopera in appalto. L'accusa contestava a Milani di aver estorto denaro ai Levoni insieme al consulente sindacale Danilo Piccinini (già condannato in abbreviato a due anni e quattro mesi) per depositarlo nella 'cassa di resistenza' del sindacato, in cambio di uno stop agli scioperi (si e' sempre parlato di una somma tra i 60.000 e i 90.000 euro).
La sentenza a cura del collegio presieduto dal giudice Federico Maria Meriggi, ora, assolve dunque Milani, presente anche oggi in udienza e poi raggiunto da un gruppo di iscritti Si Cobas fuori. La Procura, con la pm Claudia Natalini, in febbraio aveva chiesto una condanna a due anni e quattro mesi per Milani, con l'attenuante di aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale.
La difesa dei fratelli Levoni oggi al processo Alcar Uno in tribunale a Modena, prima di annunciare ricorso, si riserva di leggere le motivazioni alla base della sentenza che ha assolto questa mattina Aldo Milani, coordinatore nazionale del sindacato di base Si Cobas, dall'accusa di estorsione. Commenta appena uscito dall'aula l'avvocato che assiste nella vicenda gli imprenditori Levoni, Cosimo Zaccaria: Milani 'è stato assolto con la formula dubitativa, quindi dell'assenza di certezza della prova.
Leggeremo le motivazioni, previste nel termine dei 90 giorni. Prendiamo atto della formula dubitativa, non vi è una formula piena, e soprattutto- continua Zaccaria- l'impianto accusatorio, da quello emerge, sembra reggere, perche' si parla di non aver commesso il fatto. Le sentenze devono essere rispettate, poi pero' possono anche essere impugnate. Ribadisco, ci riserviamo di leggere le motivazioni'.
Milani, accolto fuori dal tribunale dagli iscritti Si Cobas, che sorridenti postano foto con lui anche e soprattutto oggi, si e' sempre detto estraneo ai fatti, parlando di 'trappola orchestrata ad arte per fermare il sindacato'. Dell'arresto di Milani e del mediatore ferrarese Danilo Piccinini, condannato in abbreviato lo scorso luglio a due anni e quattro mesi, si era occupata la squadra mobile, cogliendo in flagranza Piccinini mentre riceveva dai Levoni, al fianco del coordinatore Si Cobas, una busta con 5.000 euro.
Si legge intanto, su Milani, difeso dall'avvocato Alessandro Gamberini nella pagina Facebook dei Si Cobas di Modena: 'Aldo e' stato assolto questa mattina con formula piena. Cade definitivamente l'infame montatura giudiziaria ai danni del Si Cobas e di tutte le lotte sindacali. Esigere i diritti dei lavoratori non e' estorsione'.
Redazione Pressa
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