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Mobilitazione oggi pomeriggio a Modena contro la partecipazione dell'Italia alla guerra in corso in Ucraina. Dalle 15.30 è previsto un corteo senza simboli di partito con partenza in Corso Canalgrande di fianco alla Chiesa di Santa Maria delle Assi.
'Diciamo No all’invio di armi all’Ucraina che mette l’Italia nella condizione di belligerante e la espone a tutti i rischi che ne conseguono. E diciamo no alle scelte politiche che hanno consegnato l’Italia ad un ruolo di totale subalternità rispetto agli Usa e alla Nato, a partire dalle sanzioni alla Russia che hanno causato gravi problemi a imprese e cittadini - scrivono gli organizzatori uniti nel Coordinamento Modenese contro la Guerra -. All’arroganza imperialista del mondo occidentale che sta perseguendo da 30 anni l’espansione verso i confini della Russia, scelta che mette in pericolo la pace e la stabilità mondiale.
Diciamo Si ad un cessate il fuoco immediato con garanzie per i belligeranti, compreso il riconoscimento pieno e totale delle ragioni delle popolazioni del Donbass che subiscono la guerra dal 2014, dopo il golpe di Piazza Maidan a Kiev. E diciamo sì ad un mondo multipolare dove i popoli e le diverse civiltà possano convivere nel rispetto reciproco delle diversità che li contraddistinguono, al di fuori di ogni tentativo di egemonia di chi pretende di imporre il modello occidentale, con la pretesa di “esportare la democrazia” a suon di bombe'.
Aderiscono all'iniziativa, a cui parteciperà anche il consigliere comunale Beatrice De Maio di Modena Sociale: Comitato Fermare la guerra, Ancora Italia per la sovranità democratica, Circolo La Terra dei padri, associazione Russia-EmiliaRomagna', Comitato Ius, 3v Verità e libertà, Uniti per la libertà, Associazione Modena libera, Centro di documentazione Iskra, Le partite iva, Fronte del dissenso e Vento dell'Est-una voce nel silenzio.
Sull'evento è intervenuto anche il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli affermando che 'in città ci deve essere libertà di manifestare, è un diritto che custodiamo gelosamente, ma serve civiltà, rispetto per la città e bisogna evitare interferenze con le tante iniziative già programmate in centro storico. La città, comunque, ha già detto con chiarezza, in occasione delle manifestazioni per la pace, come la pensa sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia'.
Redazione Pressa
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