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Continua a far discutere la scelta di nominare in piena autonomia, senza nemmeno fare un colloquio a buona parte dei 31 candidati (qui tutti i nomi dei giornalisti professionisti che hanno partecipato al 'bando' come è stato definito dall'Ordine dei giornalisti stesso), l'ufficio stampa della Assemblea legislativa regionale.
Ieri la capogruppo Pd in Regione, Marcella Zappaterra ha affermato che 'nessuno dei gruppi assembleari è stato coinvolto, compreso il Pd, ed è giusto così perchè non andava fatta una scelta di parte. Si tratta di incarico di natura fiduciaria come espressamente indicato nell'avviso esplorativo'.
Parole che oggi trovano la replica di Fratelli d'Italia che ieri aveva definito il prescelto, Mauro Sarti (nella foto), 'un profilo con precedenti esperienze in testate tutte di sinistra e recentemente impiegato all’interno di una cooperativa sociale che ha rapporti economici con molte amministrazioni pubbliche'.
'Prendiamo atto che il Pd, per voce del suo capogruppo, intende il ruolo di Presidente dell'Aula come scollegato completamente dall'Assemblea, una sorta di Podestà che decide senza neppure recepire o ascoltare le istanze dell'opposizione e non come un'istituzione che svolge quel ruolo in rappresentanza ed a tutela dell'Assemblea. Stiamo parlando di metodo, non di merito della scelta - affermano Marco Lisei, Giancarlo Tagliaferri e Michele Barcaiuolo -. Se fossimo stati sentiti avremmo volentieri indicato quali a nostro avviso sarebbero dovute essere le priorità per valorizzare al massimo l'ufficio stampa, i suoi lavoratori e quali aspetti a nostro avviso necessitavano un potenziamento. Ci stupiamo di questa interpretazione autoritaria delle istituzioni, ma ne prendiamo atto. Ricordiamo bene come i precedenti Presidenti del Pd Richetti, Costi e Saliera, a loro tempo, coinvolsero le opposizioni, forse troppo, visto come sono stati trattati, per i gusti del Partito che è Democratico solo nel nome forse. Certo noi non ci faremo mettere il bavaglio da nessuno visto che in ballo c’è il prestigio dell’Aula e la qualità della vita dei lavoratori dell’ufficio. Chiederemo in ogni caso alla Presidente di organizzare qualche seminario di diritto, sarebbe utile almeno per parlare con cognizione di causa delle nomine fiduciarie per evitare un dibattito incomprensibile se non scorretto'.
Redazione Pressa
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