Volta Pagina, Chincarini o Coriani: 'Inadatti entrambi'

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Ritengo in modo convinto che per aspirare al ruolo di sindaco o di consigliere comunale sia essenziale avere, oltre alla 'targhetta' politica una non banale conoscenza della città nei suoi diversi aspetti sociali, economici, urbanistici, del lavoro, del welfare, ambientali, dei quartieri ed avere radicamento cittadino. Serve inoltre una minima 'borsa degli attrezzi' che permetta di capire gli atti fondamentali amministrativi come il bilancio e la sua articolazione, e le diverse procedure di funzionamento del consiglio e della giunta. Credo che senza questi requisiti richiamati dai ruoli indicati le eventuali candidature siano 'povere' e risultino di fatto candidature di 'bandiera' non in grado di essere efficaci'.

'Sono consapevole che questa visione forse è vecchia e tradizionale, come sostiene qualcuno, e che in epoca della politica prevalentemente di immagine non sia vincente, ma credo che qui si tratta di amministrare una città media in un punto di alto svuppo e che andrebbero premiate le competenze e la sostanza - continua Roberto Vezzelli -.

I due candidati proposti al voto della quarantina, per ora, di iscritti a Modena volta pagina hanno caratteristiche diverse e, a mio modesto ma interessato parere, si collocano a distanza diversa dal profilo minimo richiesto dal ruolo, pur non comprendolo entrambi. Chincarini mi sembra più vicino oltreché per caratura professionale, anche per aver svolto per una legislatura il ruolo di consigliere eletto a suo tempo nella lista della Querzè ed aver quindi maturato una esperienza amministrativa concreta pur molto solo. La Coriani, volto nuovo, mi sembra molto lontana dal minimo di base che il ruolo per cui corre richiede. Col beneficio di inventario e disponibile a correggermi, come ho avuto modo di esprimermi in assemblea, credo che la candidata non conosca, se non molto parzialmente, la città nei suoi diversi aspetti articolati e complessi, non sia 'radicata' e non abbia 'quella borsa dei attrezzi sufficiente' a renderla in grado di fare l'amministratore di una realtà complessa e sviluppata come Modena. Credo che la sua candidatura sia prevalentemente di carattere ideologico, supportata dagli appartenenti ad una sinistra radicale più organizzati dei 'civici', con impostazione legittima ma non in grado di costruire una alternativa larga di consenso ed un progetto concreto ampio, trasversale e non velleitario. Le mie osservazioni sono di sicuro scomode ma credo che nei momenti di scelta di candidature o si fanno trasparentemente o si cade nel deleterio chiacchiericcio dei corridoi e si lascia campo libero al lavoro deleterio sotterraneo di cordate e gruppetti'.

Redazione Pressa

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