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Scandalo Amo, così il sindaco scardina la tesi della colpevole unica e chiama in causa Reggianini e Berselli

Scandalo Amo, così il sindaco scardina la tesi della colpevole unica e chiama in causa Reggianini e Berselli
Scandalo Amo, così il sindaco scardina la tesi della colpevole unica e chiama in causa Reggianini e Berselli

'Berselli aveva ricevuto la lettera della Agenzia delle entrate prima della scoperta dell'ammanco senza dirlo mai a nessuno'

'Berselli aveva ricevuto la lettera della Agenzia delle entrate prima della scoperta dell'ammanco senza dirlo mai a nessuno'


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'Ci sono diverse responsabilità nella vicenda Amo, nessuno può essere esente dall'attenzionamento delle indagini: la ex dipendente, il direttore Berselli che aveva precise responsabilità e aveva ricevuto la lettera della Agenzia delle entrate prima della scoperta dell'ammanco senza dirlo mai a nessuno (dato scoperto da La Pressa il 16 luglio) e l'amministratore unico Reggianini che ha la responsabilità dell'anomalia di non aver tracciato i pagamenti di cui era responsabile. La legge non ammette ignoranza'. A dirlo è stato in conclusione di dibattito, sullo scandalo Amo, il sindaco di Modena Massimo Mezzetti.
'Aggiungo anche un altro attore: la banca - ha affermato Mezzetti -. Tutti i passaggi che hanno portato il denaro dalle casse di Amo al conto corrente della ex dipendente sono avvenuti su una unica filiale bancaria. Possibile che non ci sia mai accorti di nulla? Per entità molto più piccole sono previsti controlli e invece migliaia di euro sono transitati senza che nessuno se ne accorgesse'.
Il primo cittadino scardina in questo modo la narrazione che voleva la ex dipendente come unica colpevole dell'ammanco da 515mila euro e chiama in causa in modo diretto anche l'ex segretario Pd Stefano Reggianini. Altro che applausi alla festa dell'unità...
g.leo.

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