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Sicurezza a Modena, a sorpresa la prof Modena difende l'assessore Camporota

Sicurezza a Modena, a sorpresa la prof Modena difende l'assessore Camporota
Sicurezza a Modena, a sorpresa la prof Modena difende l'assessore Camporota

'Perché diciamocelo francamente la frittata è stata cucinata dalla sinistra cieca con il suo sconsiderato atteggiamento verso un’accoglienza universale'

'Perché diciamocelo francamente la frittata è stata cucinata dalla sinistra cieca con il suo sconsiderato atteggiamento verso un’accoglienza universale'


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'La discussione sull’insicurezza a Modena avvenuta nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stata molto importante. Preoccupante da un lato nella constatazione della sua diffusione in tutte le parti della Città, ma anche illuminante di quanto dobbiamo pretendere da chi ci amministra. Nel concitato confronto delle parti, una pretende la soluzione immediata del problema, sapendo di chiedere un miracolo, l’altra invoca e si arrocca sull’accesso alla fascia A della nostra Questura, come taumaturgica, sapendo benissimo che sposterebbe di poco il problema. Nel mezzo la dichiarazione dell’assessore Camporota, che palesemente e umanamente innervosita da attacchi politici, quindi strumentali, ha affermato una grande e rassicurante verità: “abbiamo tutto sotto controllo”. Perché signori miei, oggi, cosa possiamo pretendere di più dai nostri amministratori se non l’attenzione e la conoscenza di come agisce e si muove nella nostra Città la delinquenza a tutti i livelli dallo spaccio, alla prostituzione, agli scippi, ai furti, alle bande giovanili e quant’altro, che non va dimenticato, di più pericoloso e infido'. A parlare è il consigliere di opposizione Maria Grazia Modena che, a sorpresa, prende le difese dell'assessore alla sicurezza.
'La conoscenza è potere ed avere “tutto sotto controllo” è un’affermazione, almeno oggi, rassicurante e positiva per il suo significato, cioè di sapere come, dove e chi e di essere pronti ad intervenire se le cose peggiorassero.
Perché diciamocelo francamente la frittata è stata cucinata dalla sinistra cieca con il suo sconsiderato atteggiamento verso un’accoglienza universale, arrecando danno a noi ed ai Paesi dai quali provengono i poveri cristi, illusi da una bengodi che gli riserva stenti, pene e la strada della delinquenza più o meno spicciola, come forma di sopravvivenza. Non sarebbe più utile insistere sui programmi di vera integrazione, di cui non si parla più in Consiglio Comunale, mentre ne abbiamo parlato quasi tutti durante la campagna elettorale? - continua la Modena -. In una situazione dove niente si può fare più che uno stretto controllo chi meglio di un assessore che è stato anche ex prefetto può dare garanzie ai modenesi? Un altro Marino (assessore alla sicurezza di Pighi), un altro Muzzarelli (sindaco con delega a Sicurezza urbana e del territorio)? Ma mi faccia il piacere, direbbe Totò. Trovo anche costruttiva l’offerta del sindaco Mezzetti a Fratelli d’Italia di andare insieme a Roma a perorare la causa della Questura in fascia A, che quantomeno darebbe più ossigeno anche alle forze dell’ordine dello Stato nella loro continua opera su tanti fronti che non saprei dire, oggi, quale è il più pericoloso e infido.
Forse potrebbe essere convincente per tutti, sicuramente opportuna un’audizione in una qualche commissione deputata nella quale l’assessore Camporota aggiornasse, anche in via riservata, i consiglieri comunali presentando una mappa della situazione dell’insicurezza modenese. Perché da lì con “virtute e canoscenza” sarà possibile progettare le strategie e le soluzioni praticabili, anziché dividerci come sempre nell’agone in furiose e improduttive battaglie di carattere politico'.
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