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La Polizia c’è ma non c’è sicurezza. Così c’è scritto sul lenzuolo striscione in riferimento al decreto Salvini e all'inasperimento delle pene che alcuni anonimi hanno esposto davanti all’R-Nord, ben visibile dalla strada Canaletto. E così di dice un uomo, marocchino, che con la propria famiglia si è trasferito a Modena, 6 mesi fa, ora residente in uno dei 250 appartamenti dell’R-Nord dove - dice - 'alla sera non si vive'. Ci tiene a segnarcelo, avvicinandoci a noi, mentre fotografiamo quello striscione, simbolo del disagio, dei contrasti e dei paradossi che animano questo comparto e la zona che si sta intorno.
'Sei mesi che sono qua e non vedo l’ora di andarmene in un'altra parte della città'- afferma l'uomo mentre si interroga sull'identità e sul significato dello striscione. Il suo italiano stenta, ma è chiarissmo. 'Mai avrei immaginato una situazione così.
Gruppi di persone, spacciatori, donne prostitute le prostitute anche durante il giorno, ma soprattutto la notte davanti all’ingresso della galleria. Che se passi anche con bambini... non so...'
Qui, anche per i residenti, oltre che per i clienti del supermercato, gli accessi alle uniche due scale di sera diventano quasi terra di nessuno. La lingua italiana, sempre più rara di giorno, sparisce di sera. L’80% è straniero e vive negli alloggi che per più della metà sono stati acquistati e ristrutturati dal comune di Modena per 20 milioni di euro negli ultimi anni. Qui la cronaca, anche la più recente dei giorni scorsi, ha evidenziato nuovamente l’occupazione abusiva, o l’uso di garage e alloggi, trasformati in bivacchi di persone senza fissa dimora, che vi trovano rifugio. Le attività che ci sono, dalla Croce Rossa al centro danza, sono soprattutto state create con il contributo pubblico.
Uffici e attività commerciali se ne sono andati da tempo e non sono più tornati. La parte degli esercizi al piano seminterrato e al piano terra in tutta la parte sud del comparto, è svuotata. Un degrado che genera illegalità che va di pari passo, ed è collegato, con l’aumento della prostituzione. Soprattutto nigeriana distribuita e gestita da bande criminali sull’asse di strada Canaletto sud e sulle vie Finzi e Soratore, ma non solo. Aumentata nuovamente con l'arrivo dell'estate. Anche su via del Mercato, dove i lavori previsti dal Piano Periferie non sono mai iniziati e l’area offre oggi più di ieri (a seguito delle demolizioni di alcuni muri che hanno reso accessibile l'area abbandonata), un facile rifugio per sbandati. Anche qui la presenza di lucciole, per alcuni mesi solo spostata nella zona più a nord di viale della Nazioni, ha nuovamente fatto capolino.
Gi.Ga.
