Udicon
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Udicon
articoliSocieta'

Ora associazioni di categoria rincorrono i ribelli: 'Fateci lavorare'

La Pressa
Logo LaPressa.it

Confcommercio e Confesercenti intervengono, senza più citare la protesta di domani #Ioapro, cercando di strizzare l'occhio ai ribelli


Ora associazioni di categoria rincorrono i ribelli: 'Fateci lavorare'
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Ieri - ottenendo il plauso di Muzzarelli intervenuto 'a sostegno dell’appello lanciato dalle associazioni di categoria per stoppare ogni forma di disobbedienza civile' - avevano 'preso le distanze da sedicenti gruppi che evocano una ripartenza al di fuori della legge mettendo a repentaglio la sicurezza delle aziende, dei propri dipendenti e collaboratori ed anche dei clienti stessi' (qui l'articolo).
Oggi invece Confcommercio e Confesercenti Modena intervengono, senza più citare la protesta di domani #Ioapro, cercando di strizzare l'occhio ai ribelli con una petizione con l'hashtag #Fatecilavorare.

«La situazione è drammatica e gli imprenditori si sentono ormai abbandonati a sé stessi: è urgente mettere in condizione le attività di lavorare, perché il rischio di perdere pezzi di economia non è mai stato così concreto». Scrivono Mauro Rossi e Tommaso Leone di Confesercenti e Confcommercio chiedendo al Prefetto un incontro urgente.

«Con la petizione – puntualizzano Leone e Rossi - , che in poche ore è stata firmata da centinaia di imprenditori, oltre a lanciare un grido d'allarme sulla tenuta di una serie di comparti a rischio, chiediamo alle Istituzioni di cambiare registro: nel rispetto delle misure di sicurezza varate, tutti i settori del commercio, dei pubblici esercizi e dei servizi alla persona devono poter rimanere aperti. Nel corso di questi mesi, come Associazioni di rappresentanza delle piccole e medie imprese, non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità ed abbiamo svolto un difficile ruolo di salvaguardia del tessuto economico e di capillare informazione verso imprese del territorio, ma ormai stentiamo a comprendere il senso delle decisioni messe in atto dal Governo».

«Disappunto e rabbia – attaccano i due Presidenti – suscitano i continui stop and go, i tempi di adozione dei provvedimenti, che non lasciano alle imprese la possibilità di organizzare e programmare il prorio lavoro, con il risultato che tante sono in grande sofferenza, a partire dai pubblici esercizi per i quali si profila addirittura il divieto di fare vendita d'asporto dopo le 18. Ci sono – prosegue la nota - intere filiere economiche a rischio: bar, ristoranti, tutto il mondo del turismo, dell'intrattenimento, della cultura, dei fieristi, del fitness, così come il commercio soprattutto nei settori non alimentare: dettaglianti, sia in sede fissa che ambulanti, e grossisti che, pur subendo danni economici enormi, per il solo fatto di poter continuare ad essere aperti, non beneficiano di alcun sostegno se non di sporadiche attenzioni».

«Inoltre i piccoli esercizi commerciali – affermano Leone e Rossi - sono stati desertificati dai vincoli della mobilità delle persone e dall’ utilizzo spinto dello smart working, mentre i negozi delle gallerie dei centri commerciali sono costretti alla chiusura nei giorni potenzialmente più redditizi. In numeri sono drammatici: le imprese devono fare i conti con cali di fatturato annuo anche superiori all’80%, il commercio modenese ha perso 800 milioni di ricavi nel 2020 e la ristorazione altri 750 milioni: riteniamo non sia accettabile che le nostre categorie siano le sole a farsi carico dell’azione di contrasto alla pandemia, richieste di un sacrificio economico e sociale non giustificato dai dati e non accompagnato da adeguate e proporzionate misure compensative. Al Prefetto abbiamo chiesto un incontro urgente – conclude la nota – perchè si possa rendere interprete dell'istanza di rappresentare questo stato di sofferenza al Governo affinchè ne possa tenere conto nei provvedimenti che andrà ad assumere: garantire la sopravvivenza ed il futuro delle imprese del terziario e dei servizi e salvaguardarne la tenuta occupazionale, siamo convinti rientri tra i compiti primari dello Stato».

 

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


Whatsapp
Societa' - Articoli Recenti
'Chiusura mostra coincide con ..
L'avvocato Minutillo: 'La Chiesa consacrata di Carpi a questo punto, anche nel silenzio ..
17 Aprile 2024 - 18:32
Mirandola, falsa vendita on-line di ..
Fermati dall'ufficio anticrimine del locale commissariato un cittadino italiano e un ..
17 Aprile 2024 - 15:55
La mostra di Carpi chiude in ..
'La decisione è dettata dal mio precario stato di salute, conseguente all’aggressione ..
17 Aprile 2024 - 11:10
Amato, Nordio, Formigoni: il Festival..
Presentato questa mattina il programma della quinta edizione divisa tra Modena, Carpi, ..
16 Aprile 2024 - 18:09
Societa' - Articoli più letti
Reazioni avverse e morti: confronto ..
I morti sono stati sinora 223, 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi. Nel periodo considerato ..
31 Maggio 2021 - 13:40
Tragedia a Bastiglia, muore a 16 ..
Il padre: 'Non credo il vaccino abbia influito. In ogni caso non mi importa il motivo, farei..
09 Settembre 2021 - 20:11
Il sindacato dei carabinieri: 'Green ..
'Al carabiniere non vaccinato è vietato mangiare in mensa con i vaccinati, però può ..
03 Ottobre 2021 - 23:39
'Trombosi cerebrale dopo la seconda ..
La storia di una ragazza 24enne residente nel milanese. Si chiama Valentina Affinito e vive ..
11 Febbraio 2022 - 14:24