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Porta nord, dopo la riqualificazione meno posti auto e bici con sosta libera

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Seconda inaugurazione questa mattina dell'area pedonale, in cui sorgerà il monumento al migrante, e intitolazione delle vie di accesso Montalcini e Montessori


Porta nord, dopo la riqualificazione meno posti auto e bici con sosta libera
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Dopo l’apertura e l’inaugurazione, nel dicembre scorso, della rotatoria e del collegamento con via Canaletto, realizzati con le risorse arrivate dopo 20 anni dal Piano di riqualificazione della fascia ferroviaria presentato nel 1999 e mai realizzato, è arrivata questa mattina la seconda inaugurazione per l’area di accesso alla porta nord della città. Quella che avrebbe dovuto trasformare, migliorandola l'area ciclo pedonale. Che questa mattina ha visto l’apertura di un depositito custodito automatizzato per le biciclette, il velo tolto dalle insegne con il nuovo nome dato  alle vie di accesso all’area, ora via Montessori e via Rita Levi Montalcini.

Lavori di ristrutturazione per 1,8 milioni di euro che non hanno risolto, anzi forse hanno peggiorato, uno dei problemi principali dell'area, quello legato al parcheggio, che nel saldo tra pre e post lavori perde addirittura qualche spazio rispetto ai 318 iniziali (ora 315), ('per posti auto in più aspettiamo il parcheggio a Silos Esselunga' - afferma Muzzarelli), e che a fronte dell'ampliamento del deposito custodito accessibile con chiave ed una procedura particolare che solo una parte dei ciclisti utilizza, non vede alcun investimento per la sosta libera delle biciclette, ancora limitata a due vecchie rastrelliere da una decine di posti in tutto. 

Tutto rimandato a data destinarsi rispetto ad altre strutture e progetti  fondamentali per ricucire la città sull’asse nord sud.

Compreso il sottopasso con tappeti mobili fino all’ingresso principale della stazione, facente di un secondo stralcio di lavori dal valore di circa 5 milioni di euro per la realizzazione di una pensilina e il prolungamento del sottopasso fino a piazza Dante, dotandolo di tappeti mobili. La risposta in questo caso è sempre la stessa da un anno a questa parte: 'Si sta definendo il protocollo d’intesa con le Ferrovie dello Stato'

Data da destinarsi per la trasformazione di via Canaletto in un bolevard e dopo avere promesso l'avvio ai lavori entro l'anno, poi a gennaio, il nuovo rinvio, questa volta di pochi giorni, degli unici altri progetti appaltati del piano: il Data Center e la palazzina con 37 alloggi ad edilizia convenzionata ed centro disabili adulti in via Forghieri, nell'area dell'ex mercato bestiame. Dove ancora 40.000 metri quadrati in parte comunali ed in parte di cooperative di costruzioni fallite o ancora in vita ma evidentemente disinteressate dal rimetterci mano dopo averle abbandonate all'inizio degli anni 2000, rimangono orfane di progetti e prospettiva.

All'inaugurazione, a tirare il drappo rosso che fino a questa mattina avvolgeva, nascondele, le insegne con i nuovi nelle vie, erano in tanti, oltre al Sindaco: Gli assessori Bosi, Guadagnini, Filippi, Guerzoni. Insieme al Presidente di Cambiamo, società partecipata dal Comune e stazione appaltante per i progetti del Piano Periferie

Durante la seconda inaugurazione di questa mattina (ne seguiranno altre in occasione del monumento al migrante e della casa della salute), è stato presentato anche il nuovo sistema di illuminazione pubblica a led realizzata da Hera Luce e l’installazione di nuove telecamere con la possibilità di monitorare tutta l’area, sia quella a parcheggio sia quella pedonale. Nell’area ci saranno complessivamente dieci telecamere: tre orientabili dalle forze dell’ordine, due fisse multiottiche (ognuna con quattro diverse inquadrature) e cinque fisse sulle zone di maggiore passaggio.

Il sindaco ha annunciato che nell'area pedonale sottratta al parcheggio sarà eretto un monumento al migrante, realizzato da un artista dell'appennino modenese


Redazione Pressa
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