Qualità dell'aria da incubo in Pianura Padana: 'A rischio la salute umana'
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Qualità dell'aria da incubo in Pianura Padana: 'A rischio la salute umana'

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'Non bisogna sottovalutare il fatto che a causa dell'esposizione che si cumula nel tempo la salute dei cittadini e delle comunità diventa sempre più fragile'


Qualità dell'aria da incubo in Pianura Padana: 'A rischio la salute umana'
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I dati sulla qualità dell'aria nei comuni italiani nel primo trimestre 2025 'si confermano pessimi: vari capoluoghi e grandi città hanno già superato, ampiamente e per la maggior parte dei giorni', i limiti di guardia previsti dalla Direttiva europea e dall'Oms, sia per quanto riguarda le polveri sottili (Pm2,5) che per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2). Lo sottolinea una nota condivisa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde Italia) e dell'Osservatorio mobilità urbana sostenibile promosso da Clean Cities Campaign e Kyoto Club. Le associazioni da gennaio 2025 hanno iniziato a esaminare mensilmente, in 26 città italiane di 17 regioni, i dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria gestite dalle Arpa/Appa che fanno parte del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente.

Sono considerate le medie giornaliere relative alle polveri sottili e al biossido di azoto, inquinanti per i quali le Linee guida Oms del 2021 e la nuova Direttiva europea n. 2024/2881 individuano limiti più restrittivi da non superare.

 

'I dati relativi al primo trimestre 2025 - evidenzia il report - mostrano molte situazioni assai preoccupanti: per le polveri sottili le criticità sono sostanzialmente concentrate nella Pianura Padana; per quanto riguarda il biossido di azoto valori elevati sono stati rilevati anche in molte città del Sud, dove evidentemente pesano i problemi relativi alla mobilità. Un contributo significativo, nelle città portuali, è dato anche dal trasporto navale.
L'inquinamento atmosferico è il principale rischio ambientale per la salute pubblica in Europa e in Italia, in quanto responsabile dell'aumento di patologie respiratorie, cardiovascolari, metaboliche, neurologiche, oltre ad avere effetti negativi sulla salute riproduttiva e sullo sviluppo infantile'. Secondo l'Oms, ogni anno nel mondo oltre 7 milioni di persone muoiono prematuramente a causa dell'aria inquinata, mentre l'Agenzia europea dell'ambiente stima che solo nel nostro Paese l'esposizione agli inquinanti atmosferici provochi decine di migliaia di decessi prematuri all'anno.
Per le Pm10, 'dopo 3 soli mesi è già stato superato il limite previsto dalla Direttiva europea (18 volte) in 10 città (Milano, Modena, Padova, Vicenza, Parma, Torino, Brescia, Venezia e Terni), mentre il numero di superamenti da non eccedere per l'Oms (3-4 volte l'anno) è già superato in 23 città su 26; fanno eccezione Genova, Pescara e Prato', sottolinea l'analisi. 'Se confrontiamo poi la media dei 3 mesi con quella annua, vediamo che 2 stazioni (Milano e Vicenza) superano i 40 microgrammi per metro cubo (limite di legge attuale), 47 stazioni su 54 superano i 20 microgrammi per metro cubo (valore limite previsto dalla nuova Direttiva europea) e tutte superano ampiamente i 15 microgrammi per metro cubo indicati dalle Linee guida Oms 2021 per tutelare la salute umana'. Per le Pm2,5, 'guardando invece la media annua progressiva in 8 città (Padova, Torino, Milano, Vicenza, Brescia, Bergamo, Modena e Parma), si registra un valore superiore ai 25 microgrammi per metro cubo d'aria previsto dall'attuale normativa. Tutte le città, ad eccezione di Cagliari, hanno valori superiori ai 10 microgrammi per metro cubo previsti dalla nuova Direttiva e ovviamente anche ai 5 microgrammi per metro cubo dall'Oms'.

 

'L'inquinamento atmosferico rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria. Gli effetti sulla salute sono documentati da un'enorme mole di evidenze scientifiche: aumentano le malattie respiratorie, cardiovascolari, neurodegenerative, i disturbi dello sviluppo nei bambini e i problemi riproduttivi negli adulti. Di fronte a questi dati, non possiamo più permetterci esitazioni'. Dichiarano Roberto Romizi, presidente Isde Italia, e Paolo Bortolotti, responsabile progetto inquinamento dell'aria di Isde. 'E' necessario - proseguono Romizi e Bortolotti - ridurre subito le emissioni inquinanti attraverso politiche più ambiziose e coerenti con le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità. Chiediamo alle istituzioni italiane (dal livello locale a quello nazionale) ed europee di agire con urgenza, recependo immediatamente i nuovi limiti sulla qualità dell'aria, investendo in mobilità sostenibile e transizione energetica. Proteggere la salute delle persone e migliorare la qualità della vita nelle nostre città non è solo un obiettivo, ma un dovere civile e scientifico'. 'Nel valutare gli impatti attesi, cioè i morti prematuri e i malati attribuibili a inquinamento, non bisogna sottovalutare il fatto che a causa dell'esposizione che si cumula nel tempo la salute dei cittadini e delle comunità diventa sempre più fragile', conclude Fabrizio Bianchi, epidemiologo ambientale Cnr Pisa.

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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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