Vignola, Massa (Fi): 'Oltre al 118 sono troppe le domande ancora senza risposta'

'Oramai è chiaro a tutti. L'automedica di Vignola sarà dimezzata e da Pozza vogliono fare servizio di notte da Montefiorino a Montese'
'In primo luogo, ho chiesto chiarimenti in merito alla riduzione dei posti letto attuata durante l’estate per consentire la turnazione del personale in ferie. Questa misura, pur temporanea nelle intenzioni, è ancora in vigore. Nessuno – né i vertici dell’Ausl né l’Amministrazione – ha saputo o voluto indicare una data certa per il ripristino della piena operatività.
L’Ospedale di Vignola, dunque, continua a funzionare a scartamento ridotto, nel silenzio generale. Mi chiedo per quale motivo questi posti letto non sono ancora stati riattivati? Quali sono le vere cause di questa riduzione? Secondo punto critico: il reparto di Medicina d’Urgenza. Formalmente non risulta chiuso, ma di fatto non è più operativo. Lo ha confermato la stessa primaria del Pronto Soccorso, la dottoressa Cremonini. Anche su questo fronte, silenzio assoluto'.'Negli ultimi mesi sono numerose le segnalazioni da parte dei cittadini, che lamentano disservizi e ritardi nell’accesso alle cure presso l’Ospedale di Vignola. Un quadro preoccupante, che richiede risposte e interventi immediati. Infine, un’ulteriore domanda riguarda il progetto dell’ampiamento dell'OBI – Osservazione Breve Intensiva. Annunciato più volte e persino finanziato, questo intervento non ha ancora visto l’avvio dei lavori. Già nel maggio 2022 la stampa riportava la notizia dell’imminente apertura del cantiere, con una copertura economica garantita da fondi pubblici e privati: 50.000 euro stanziati dalla Regione, a fronte di un preventivo complessivo superiore agli 80.000 euro, con la restante parte raccolta grazie a donazioni e alla Fondazione di Vignola. Che fine ha fatto quel progetto? Perché, nonostante le risorse reperite, non è ancora partito nulla? - chiude Massa -. Sono queste le domande che ho rivolto alla dirigenza Ausl, presente al completo in Consiglio. Nessuna risposta concreta è stata fornita. I cittadini hanno diritto a sapere cosa sta accadendo al loro ospedale. Chiediamo trasparenza, chiarezza e, soprattutto, azioni concrete'.
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