Solo dopo la pubblicazione della notizia dell'irregolarità, Amo, attraverso una nota ufficiale, cerca di correre ai ripari, affermando che tutto è sotto controllo e che l'agenzia è pronta a collaborare con la magistratura. Il problema però è che - per ammissione stessa di Amo - la denuncia non è ancora stata formalizzata.
Spetta alla magistratura indagare sulle responsabilità, ma a livello politico l'amministratore unico Amo uscente, l'avvocato Stefano Reggianini, è chiamato a spiegare con maggiore trasparenza come si è arrivati a una situazione di tale gravità. Reggianini è da tre anni alla guida di Amo e ora è stato eletto segretario provinciale del Pd di Modena, lasciando il suo ruolo all'ex assessore modenese Andrea Bosi. L'amministratore unico non ha responsabilità dirette nell'ammanco, ma poichè parliamo di denaro di un ente totalmente controllato dal pubblico, occorre la massima trasparenza. Attendersi dunque da parte dello stesso Reggianini, anche nelle vesti di nuova guida Pd, e degli enti soci (Comuni e Provincia) una puntuale relazione su quanto sta accadendo, è davvero il minimo.
Cinzia Franchini