Ma la Arletti, moglie del senatore Michele Barcaiuolo, è tutt' altro che giovane e inesperta. E tutta la vicenda rappresenta ben altro che una semplice doppietta di gaffes.
Specie perché il bersaglio dei suoi comunicati e delle reprimende social degli sgherri non è tanto il PD, come parrebbe in prima lettura. Ma il collega di centrodestra Michele De Rosa, di Forza Italia. Che un po' fra le righe, un po' per immagini viene additato come un traditore, uno dalle due facce, un alleato del PD e un nemico di FDI.
E il problema, ovviamente, non è la viabilità carpigiana che all'Arletti interessa meno di zero. Ma la cittadinanza onoraria al Duce.
Uno sgarro assolutamente inconcepibile e imperdonabile per chi, come certi meloniani, ha il busto del Duce in casa.
Non ce l'avranno di certo i Barcaiuolo. Ma a quell'elettorato devono rispondere. E l'elettorato di FDI, sempre politicamente parlando, vuole il sangue di Forza Italia Carpi. Così come nel 2014, quando i Fratelli si presentarono - unico caso in provincia - con una lista separata da Forza Italia, per prendere un consigliere comunale nonostante il misero 2%. Così come nel 2019, quando si presentarono - sempre caso unico in provincia - facendo entrismo nelle liste della Lega, eleggendo proprio la Arletti e escludendo Massimo Barbi di Forza Italia.
Però oggi il problema è De Rosa, che avrebbe rotto gli accordi. Ma quali accordi? Di difendere i cittadini e dar loro una viabilità migliore, o di difendere il Duce - lasciando inalterati i problemi per la prossima campagna elettorale?
Magath