La Pressa farà così. Dirà le cose. Belle o brutte che siano. Opportune o, per quanto vere, per alcuni inopportune. Le dirà con uno sguardo necessariamente di parte. Ma onesto. O, almeno, considerando gli abissi dell'animo umano, il meno disonesto possibile.
Così il 24 aprile 2017, esattamente un anno fa, inauguravamo la nascita di questo quotidiano. E oggi, nel giorno del nostro primo compleanno, possiamo dire che quell'impegno lo abbiamo mantenuto. La Pressa in quest'anno ha raccontato Modena ogni giorno con occhi critici, ma facendo di tutto per rispettare (e sfruttare fino in fondo) il proprio essere senza padrini e senza padroni. Rispondendo solamente alla libertà che i tre soci della srl che edita il quotidiano si sono voluti concedere, respingendo le inevitabili pressioni.
In un anno il panorama politico nazionale e, di conseguenza, modenese è cambiato. Stravolto dalla crisi irreversibile del Pd renziano e dall'ascesa del Movimento 5 Stelle e della Lega.
Noi abbiamo raccontato questo cambiamento da un osservatorio libero. E siamo orgogliosi di averlo fatto. Senza trascurare le principali notizie nazionali, le scelte della Regione governata da Bonaccini, la cronaca, lo sport, le notizie di cultura e dai singoli Comuni della provincia di Modena. In un anno oltre 7.500 articoli a comporre il mosaico della Modena che cambia e cresce.
Un grazie ai nostri lettori (davvero tanti) che hanno voluto seguirci nel racconto quotidiano della realtà modenese, grazie agli sponsor che hanno deciso di investire nel nostro strumento e grazie ai singoli collaboratori del giornale (compreso il seguitissimo Eli Gold, l'unico senza volto). E un grazie particolare al nostro webmaster Michele Maddi e al maestro Paride Puglia.

Insieme ai nostri lettori spegniamo dunque la nostra prima candelina. Una candelina nè rosa, nè azzurra. Ma verde come la speranza. O meglio, come La Pressa.
Giuseppe Leonelli