La giunta di Massimo Mezzetti e dell’assessore al bilancio Vittorio Molinari si qualifica per la stangata sulle imposte e sul costo dei servizi a danno dei cittadini modenesi. Un giro di vite senza precedenti nella storia recente di Modena (cinque anni fa Muzzarelli aumentò di 1,8 milioni l'Irpef e venne subissato di critiche, oggi l'aumento è quadruplo, pari a 8 milioni) e l'esenzione ampliata per i redditi bassi non è un argomento giustificativo dal momento che - con l'incremento della pressione fiscale - viene totalmente pagata dalle famiglie con reddito medio.
E non sono neppure una giustificazione i tagli del Governo o il blocco sull'uso dei mancati incassi (crediti non esigibili) perchè leve per risparmiare il Comune ne ha una marea nelle pieghe del bilancio. Basti pensare ai rinnovi senza bando per i servizi milionari di accoglienza a Mediagroup o ai circa 150mila euro spesi per l'esibizione di Capodanno di Skin in piazza, tra costi di Studio's e pubblicità sui media-amici.
L'opposizione con Forza Italia e Lega giustamente attacca (Fdi per ora non ha commentato), ma c'è da scommetterci che sulla stangata Imu-Irpef, così come deciso unilateralmente sulla sosta in forza del vincolo con ModenaParcheggi, il Comune di Modena andrà avanti come un rullo. Doveva essere cambio di passo rispetto alla giunta precedente e cambio di passo c'è stato: imposte in più per i cittadini e servizi più cari ovunque. Un salasso senza fine. Con gentilezza.
Giuseppe Leonelli