Nel dettaglio per la concentrazione di polveri sottili Modena è la quarta città in Italia con l'aria peggiore. E in Emilia-Romagna è uno dei sette capoluoghi (su nove) che nel 2022 hanno sforato il tetto di giornate con livelli di Pm10 oltre i limiti.
Giova ricordare che Modena ospita in via Cavazza un inceneritore, gestito da Hera, che deve bruciare 240mila tonnellate di immondizia indifferenziata all'anno. 'Deve' perchè non è una scelta: l'impianto, acceso 350 giorni l'anno, è costretto necessariamente bruciare quella quantità pena il funzionare a gas, una ipotesi piuttosto diseconomica, per usare un eufemismo.
Una quantità, quella di 240mila tonnellate, del tutto sovradimensionata rispetto a una città che produce circa 120mila tonnellate di indifferenziato.
Ebbene, la quota non prodotta a Modena viene importata da fuori provincia, paradossalmente se i modenesi differenziassero al 100%, importeremmo 240mila tonnellate di rifiuti perchè l'inceneritore quello deve bruciare. In questo bel quadretto il Comune di Modena, il cui sindaco in campagna elettorale ha promesso lo spegnimento dell'inceneritore nel futuristico 2034, ha introdotto recentemente la raccolta porta a porta e la città è piena di sacchi del pattume ovunque.
Giuseppe Leonelli