Caro Direttore,
dopo aver preso del babbeo dal dottor Burioni e l’augurio di essere intubato (qui l'articolo) per aver esercitato il diritto costituzionale di proteggermi o meno con un farmaco-vaccino, cerco di replicare alle offese dando motivazioni. Tutti gli attuali farmaci-vaccini non proteggono dall’infezione (come esplicitamente scritto nei foglietti illustrativi delle case produttrici), proteggono altresì dalle complicanze dalla malattia conseguente al Covid19.
Qualsiasi vaccinato può infettarsi in ogni momento e diventare portatore più o meno sintomatico come i non vaccinati e quindi contagiare, con la complicanza che essendo la malattia quasi asintomatica è difficile prendere quelle precauzioni che invece prende il non vaccinato che più frequentemente ha i segni della malattia.
Quindi ciascuno è libero di vaccinarsi ma deve sapere che lo fa per se stesso e non per gli altri. Io con 40 anni di esperienza medica preferisco curarmi con farmaci che ritengo efficaci anche se sperimentali (scegliendo fra antinfiammatori clorochina cortisone eparina aziotricina anticorpi monoclonali) piuttosto che con farmaci vaccini altrettanto sperimentali. Al contrario di altri colleghi non mi faccio pagare gli interventi e non ricevo finanziamenti da case farmaceutiche.
Daniele Giovanardi - ex primario Ps Modena