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'La fucilata in faccia se la prenda la polizia': ora quel comandante è stato promosso

'La fucilata in faccia se la prenda la polizia': ora quel comandante è stato promosso

La Magistratura? Archivi? il caso. Morale: nella vita ci sono persone che non cadono mai perché hanno amici e stampelle che li sorreggono sempre e fanno gli affari loro con la complicità di un sistema marcio alla radice


2 minuti di lettura

MAMMUT MODENA
Purtroppo gli uomini che vanno al potere cercano solo di fare i propri interessi e quelli di famigliari, amici e parenti stretti.... Poi raccontan balle su balle per infinocchiare i poveri beoti che le dovranno votare. Non mi stupisco più di niente.  Anni fa, non potendo inviare le Volanti della Polizia o le Gazzelle dei Carabinieri presso una banca 'dove c'era un allarme rapina', l'intervento fu girato agli uomini della Municipale che arrivarono per primi sul luogo dell'intervento che per fortuna si rivelò essere un 'falso allarme'.

Il dirigente della Polizia Municipale della città emiliana dove avvenne il fatto, al rientro della pattuglia disse testualmente al suo sottoposto che la comandava in quell'occasione: 'La prossima volta faccia un giro più largo e arrivi dopo gli altri così se c'è da prendersi una fucilata in faccia è meglio che se la prendano loro'. Questo indignò ovviamente il capopattuglia che non solo se ne lamentò subito ma denunciò il suo capo all'Autorità Giudiziaria. Ebbene, quel 'signore', sputtanato pubblicamente, prima negò il fatto dicendo che nessuno aveva mai pronunciato quella frase da quaquaraquà, lasciando intendere che chi aveva riferito il fatto fosse un calunniatore poi, smentito dale testimonianze di altri agenti presenti al fatto, aggiustò il tiro affermando 'che lo aveva fatto per proteggere i suoi sottoposti'.
La fine della storia è questa: fu difeso a spada tratta dal sindaco di quel tempo poi a seguito delle lamentele e della vergogna che ne era derivata e delle insistenze della stampa locale quel Dirigente fu spostato ad altro incarico. Dopo qualche anno è stato nominato Comandate di un Corpo di Polizia più importante per competenza territoriale di quello della città dove aveva commesso il fatto.

La Magistratura? Archiviò il caso. Morale: nella vita ci sono persone che non cadono mai perchè hanno amici e stampelle che li sorreggono sempre e fanno gli affari loro con la complicità di un sistema marcio alla radice. Nepotismo? Incompetenza? Da noi sono, purtroppo, per la nostra vergogna di italiani la Regola.

Paolo Passamonte

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