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Il segretario cittadino del Pd e capogruppo Pd in Consiglio comunale a Carpi Marco Reggiani commenta lo sconcertante episodio accaduto ieri sera, al termine del Consiglio comunale, pubblicato da La Pressa, quando la candidata sindaco dei 5 stelle Monica Medici ha tirato fuori dalla borsa e sventolato in faccia al sindaco Bellelli il testo del dossier diffamatorio nei confronti del primo cittadino, sui cui stanno indagando gli inquirenti nella inchiesta per dossieraggio che vede coinvolto il vicesindaco Morelli e alcuni esponenti della Lega (sentito tre giorni fa in Procura la mente del Carroccio Stefano Vernole).
“La candidata sindaco dei 5 stelle, da mesi, gira per la città di Carpi con, in borsa, un dossier diffamatorio nei confronti del sindaco Bellelli, testo su cui i carabinieri e la Procura stanno indagando.
Siamo allibiti dai metodi 5stelle di intendere il confronto politico - afferma Reggiani -. In questi mesi, Monica Medici ha mai avuto la tentazione o almeno il pensiero che quel testo diffamatorio dovesse essere consegnato agli inquirenti? Nemmeno dopo che la vicenda è diventata di pubblico dominio grazie ai media locali? Perché lo porta sempre in borsa con sé? Lo ha mostrato ad altri, in questi mesi, prima di sventolarlo in faccia al sindaco Bellelli, ieri sera, in Consiglio comunale? E poi, soprattutto, chi è che glielo ha consegnato e con quali reconditi fini? Non possiamo che rilevare, infatti, che fino a pochi giorni fa, sul suo profilo Fb, Monica Medici diceva “Che il dossier esista e sia vero… questo lo sa una sola persona: il sindaco”, e invece, che il dossier esisteva lo sapeva benissimo anche lei e da novembre scorso! Immaginiamo che ora dovrà spiegare tutto questo a chi sta indagando per fare luce sull’intera vicenda. Il senso del rispetto delle Istituzioni non ha chiaramente casa tra i 5stelle”.
Redazione Pressa
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