Legacoop in Assemblea, Benini: 'Su Castelfrigo siamo stati concreti'

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'Siamo convinti che proprio nel terzo millennio, anche di fronte alla quarta rivoluzione industriale, dopo la crisi che ha reso l'Italia un paese tanto diseguale, ci sia spazio per le persone che vogliono organizzarsi in cooperativa per rispondere ai propri bisogni e per realizzare uno sviluppo sostenibile delle proprie comunità'. Con queste parole ieri il presidente Andrea Benini ha aperto l'Assemblea di Legacoop Estense al Baluardo della Cittadella.
Una assemblea durante la quale è stato affrontato anche il nodo del rapporto tra cooperazione e legalità alla luce della recente analisi della Fondazione Del Monte.

'Pochi giorni fa abbiamo presentato insieme alla Fondazione Mario del Monte l’aggiornamento della ricerca “Una questione di Legalità”, sul settore autotrasporto logistica facchinaggio a Modena e Ferrara - ha detto Benini -.

Ne è emerso un quadro molto preoccupante, come si poteva immaginare dopo i fatti di Castelnuovo e del comparto carni, ma non solo.
· 25 cooperative associate su 360
· sempre più committenti si affidano a queste coop, il cui fatturato cresce del 25%, a fronte del + 7% di quelle associate
· il 49% non deposita il bilancio
· il 68% ha un amministratore unico
· solo il 7% dichiara di avere un organo di controllo
· nessuna fornisce informazioni riguardo la revisione cooperativa a fronte del 100% di quelle aderenti'.

'Sappiamo che l’utilizzo da parte di committenti spregiudicati di false cooperative riguarda soltanto una parte minima di tale fenomeno, si parla di 100 mila unità sui 3,3 milioni di lavoratori irregolari, ma per noi resta prioritario.

Per questo motivo abbiamo fatto alcune richieste che vorremmo fossero prese in considerazione (gli eletti ce lo hanno promesso all’iniziativa dell’Alleanza delle Cooperative di Modena), e pertanto rilanciamo in questa sede approfittando della presenza del presidente della neonata Commissione regionale sulle coop spurie Luca Sabatini:
· applicare in modo rigoroso le norme riguardanti la responsabilità solidale del committente con l’appaltatore (L.49/17) e quelle che contrastano fenomeni di caporalato anche collettivo (L.199/16)
· rendicontazione da parte del MISE delle revisioni svolte nelle province di Modena e Ferrara e conseguente applicazione delle sanzioni previste, tra cui lo scioglimento delle cooperative irregolari
· applicazione immediata delle nuove norme contenute nella legge di bilancio che recepiscono parzialmente quanto contenuto nella proposta di legge di iniziativa popolare contro le false cooperative presentata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane con oltre 100.000 firme a supporto (di cui in ogni caso chiediamo l’approvazione a chiunque governerà il paese)'.

'Non ci siamo limitati alle richieste - ha aggiunto Benini - Nella triste vicenda della Castelfrigo, dopo lunghe proteste e lo sciopero della fame, alcune cooperative di Legacoop Estense hanno deciso di colloquiare i lavoratori. Voglio ringraziarle pubblicamente, perché al di là di tante parole e passerelle, questo è stato un atto concreto (peraltro unilaterale, visto che nessuno ha pensato di esternalizzare attività a cooperative che possono dimostrare in modo inequivocabile di agire correttamente e ricollocare il personale). E’ anche successo che alcuni di quei lavoratori abbiano poi rifiutato gli impieghi proposti, evidenziando quanto poco capiamo di certe dinamiche che coinvolgono lavoratori, in buona parte stranieri, che hanno conosciuto la cooperazione e l’industria italiana solo nella forma del reciproco interesse. Abbiamo già dato ai sindacati confederali, che entrano in contatto con queste persone, la nostra disponibilità a lavorare insieme, anche nella cornice della LR 18/2016, per contrastare caporalato e sfruttamento, affinché la cooperazione estense possa essere anche per loro un luogo di valori e di emancipazione'.