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Dichiariazioni 'irricevibili e totalmente fuori contesto' e ancora: 'se l’avvocato Samorì intende proseguire la campagna elettorale scelga altre sedi e altri temi', ma anche un attacco all'imprenditore finora considerato 'amico': 'tranquillizzo il presidente designato signor Gibellini'. Eccola qua la terzietà con cui il Comune di Modena si prepara a scegliere la cordata che dovrà far risorgere il Modena calcio. E' questo il modo in cui l'assessore allo sport del Comune di Modena Giulio Guerzoni accoglie il gruppo di imprenditori guidato da Gianpiero Samorì che ha deciso di partecipare al bando comunale e di sfidare le cordate Amadei-Sghedoni e Galassini-Morselli (i proprietari del Rosselli Mutina).
Samorì è il controsistema, l'uomo da evitare per piazza Grande e per il Pd (ricordiamo le parole offensive e mai smentite del segretario cittadino Andrea Bortolamasi) e chiunque si avvicini a lui va allontanato.
Foss'anche un imprenditore come Gianni Gibellini, amato dai tifosi e peraltro vicino al Pd stesso e all'ex senatore Stefano Vaccari.
E allora l'assessore allo sport si trasforma da arbitro del bando a concorrente che punisce uno dei pretendenti reo di avere criticato le modalità di selezione. Il punto - ovviamente - non è difendere Samorì (che in quanto avvocato può difendersi da solo) e non serve nemmeno sottolineare come la collaborazione tra la sua Tvqui (definita vergognosamente 'Tinello' da Bortolomasi) e la nostra Pressa sia stata interrotta.
Il punto è sottolineare come il 'Sistema' tenda ad escludere e marginalizzare le voci esterne. Sempre e comunque. Anche se queste voci dovessero mettere sul piatto 16 milioni di euro. E guai a chi osa associarsi a quelle voci. Guai dunque a Gianni Gibellini che - probabilmente animato dalla sola passione calcistica - ha deciso di mettersi a disposizione per il bene della Modena sportiva.
A disposizione però da quella che il Sistema considera 'la parte sbagliata'. E allora un imprenditore di successo viene liquidato con uno sbrigativo 'signor Gibellini'.
Vedremo chi vincerà il bando. Lo scopriremo dopo la scadenza del 24 aprile, casualmente due giorni dopo la partita decisiva del Rosselli Mutina contro la capolista Axys Zola per la promozione in serie D e a ben cinque mesi e oltre di distanza dall'addio della società che fu di Caliendo, Che a pensar male si sbaglia, certamente. Lo scopriremo e vedremo quanto la volontà di piazza Grande di escludere il 'mostro' Samorì prevarrà sul bene del Modena calcio.
Ammesso che il bene sia scegliere questa cordata, perchè non è detto. Affatto. Forse Galassini e Morselli sono più solidi o lo sono Amadei e Sghedoni, ma dopo questa uscita del Comune e dell'assessore il dubbio di come verrà scelto il patron del futuro resta. Il dubbio che a pesare sulla scelta finale possa non essere la semplice componente di solidità economica e progettuale.
Una partita quella che si gioca in vista del 24 aprile che va ben oltre il dato sportivo: sul caso-Modena calcio Giancarlo Muzzarelli rischia di giocarsi la poltrona da sindaco. Un altro fallimento (soprattutto se causato da antipatie e pregiudizi personali) dopo la figuraccia (anche economica) dello scorso anno non sarebbe accettato non solo dai tifosi, ma da tutti i modenesi.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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