Articoli Politica

Amo, l'ammanco lievita a oltre 515mila euro tra bonifici e bancomat: ecco cosa viene contestato alla dipendente

Amo, l'ammanco lievita a oltre 515mila euro tra bonifici e bancomat: ecco cosa viene contestato alla dipendente

A Stefano Reggianini erano state assegnate una carta di credito e un bancomat. Il bancomat, col Pin per usarlo, erano depositati nella cassetta di sicurezza all’interno di Amo e la dipendente, a quanto pare, poteva accedere a tale cassetta


2 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Mivebo
Mentre le dimissioni annunciate del Revisore unico Vito Rosati creano ulteriori problemi al neo segretario provinciale Pd (e amministratore unico uscente) Stefano Reggianini, emergono dettagli importanti sul reale ammanco subito dalle casse pubbliche di Amo, l'Agenzia della mobilità modenese.
Oggi La Pressa è in grado di fotografare con esattezza quello che Amo contesta alla presunta dipendente licenziata il 28 maggio (un mese dopo che la stessa aveva trasmesso le sue dimissioni volontarie con decorrenza 1 luglio).
In totale le operazioni anomale individuate che sarebbero state modificate per nascondere i reali movimenti sono pari a oltre 515mila euro. Riteniamo assolutamente importante sottolineare la cifra poichè - essendo Amo a controllo totalmente pubblico - si tratta di soldi dei cittadini modenesi e la rilevanza del caso anche a livello nazionale.

Bonifici

Sul fronte bonifici, a parte un bonifico anomalo a conto terzi (quindi non imputato alla dipendente) del 2019 pari a oltre 8mila euro, si registrano oltre 65 bonifici che avrebbero come beneficiario l'Iban della dipendente in questione per una cifra complessiva pari a oltre 450mila euro (circa 17mila nel 2019, circa 24mila nel 2020, circa 71mila nel 2021, circa 46mila nel 2022, circa 61mila nel 2023, circa 138mila nel 2024 e circa 96mila nei primi mesi 2025).
Spazio ADV dedicata a Giovedì gastronomici
Tra gli oltre 65 bonifici ne spiccano peraltro alcuni di oltre 10mila euro, con una cifra record bonificata a febbraio 2025 di quasi 50mila euro.
A queste cifre bonificate si sommerebbero circa 6.500 euro per il pagamento dello stipendio della ex dipendente, ma con accrediti maggiori rispetto all’importo netto che le spettava in busta paga.

Bancomat e prelievi in contanti

E' sui prelievi o i pagamenti col Pos del bancomat che la questione diventa ancor più spinosa (se pur le cifre sono relativamente meno consistenti). A quanto pare infatti all’amministratore unico Stefano Reggianini erano state assegnate una carta di credito e un bancomat. Ebbene, il bancomat, col Pin per usarlo, erano depositati nella cassetta di sicurezza all’interno di Amo e la dipendente - non si capisce ancora per quale motivo - a quanto pare poteva accedere a tale cassetta.
Ebbene, la donna, stando alla tesi di Amo, avrebbe effettuato pagamenti col Pos del bancomat di Amo pari a quasi 25mila euro dal 2022 al 2025 e prelievi in contanti di oltre 20mila euro tra il 2024 e il 2025.
Sommando tutte queste contestazioni si arriva dunque alla cifra di oltre 516mila euro di denaro pubblico sparito.
Giuseppe Leonelli
Foto dell'autore

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato vicedirettore...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati