
'Si tratta di uno spiegamento di forze del tutto sproporzionato al contesto in cui si è svolto e al numero di partecipanti all’iniziativa che una libera associazione ha deciso di prendere per dialogare con calma e tranquillità con la stampa locale, l’intervento stesso risulta avere un carattere punitivo e coercitivo, al di là delle intenzioni di color che l’hanno attuato. Gli attivisti di “Modena Libera” stavano esercitando il loro diritto alla libera espressione, in uno spazio aperto e non in una situazione che può essere definita di “assembramento”, anche per l’esiguo numero dei partecipanti all’iniziativa stessa. Il clima nella nostra città e nella nostra Regione sta diventando davvero pesante e per certi versi inaccettabile per il libero esercizio della libertà di espressione: le massime cariche istituzionali della Regione e del nostro Comune additano ogni giorno coloro che legittimamente hanno deciso di non vaccinarsi come se fossero degli untori e come se fossero i responsabili della recrudescenza del Covid, mentre è chiaro a tutti coloro che guardano ai fatti che i contagi si sviluppano sia tra i vaccinati che tra i non e che tanti ricoveri ospedalieri vengono causati dal collasso della medicina territoriale che non ha più le risorse umane e materiali necessarie per curare i malati di Covid, presso il loro domicilio - chiude la De Maio che nei giorni scorsi peraltro ha contratto il Covid, finendo in ospedale, nonostante il doppio vaccino - Non mi stancherò mai di ricordare che i primi responsabili del dramma che stiamo vivendo, da quasi due anni, sono i governi che hanno tagliato quasi 40 miliardi sulla Sanità negli ultimi 10 anni ed i politici che a questi tagli non si sono opposti. Modena Sociale è a fianco di tutti coloro che, legittimamente, esercitano il sacrosanto diritto di esprimersi e a motivare il proprio dissenso, pacificamente e senza violenza, nei prossimi giorni presenterò in Consiglio Comunale un’interrogazione urgente sui fatti di ieri mattina'.




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