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E' Italia Nostra il più pericoloso covo di banditi di Modena

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Per Losavio il reato di lesa maestà e il reato di essersi permesso di rappresentare in pubblico le riflessioni e le idee del gruppo di associati che presiede


E' Italia Nostra il più pericoloso covo di banditi di Modena
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Buttiamola sul ridere, ma molto amaramente, perché in realtà ci sarebbero da prosciugare le nostre lacrime, pensando alla qualità della cultura relazionale (e quindi politica) di chi ci amministra.

Chi ha avuto modo di ascoltare le parole che il sindaco ha speso (anche) ieri per oltraggiare, oltre il limite del sopportabile, un'Associazione come Italia Nostra ed ancor più gravemente il suo presidente modenese, Giovanni Losavio, si sarebbe potuto aspettare di diritto che, subito dopo averle pronunciate, peraltro leggendole e quindi accreditando l'idea di averle ben meditate (della serie: non sono state certo 'frutto dal sen fuggito'), egli avesse dato mandato ai suoi Uffici di contattare le forze dell'ordine affinché si attivassero per la cattura immediata del più pericoloso bandito cittadino, l'ex-magistrato, oggi in pensione, appunto, dottor Losavio, senza neppure aspettare un vero e proprio mandato di cattura. Quello sarebbe venuto dopo.

I  gravi delitti di cui si sarebbe macchiato, avrebbero potuto spaziare fra il reato di lesa maestà e quello di essersi permesso di rappresentare in pubblico le riflessioni e le idee del gruppo di associati che presiede. Il pericoloso ancora per poco latitante si sarebbe arrogato l'imperdonabile diritto di modulare critiche all'operato del suo sindaco, per giunta ricorrendo, quando gli sono sembrate carenti, diciamo così, sul piano della piena legittimità alcune decisioni, all'intervento dei Tribunali... e, colpa delle colpe, trovando in quest'ultimi dei significativi riscontri alle sue (che poi 'solo' sue non sono mai, essendo l'impegno di Italia Nostra sempre plurale e democraticamente indirizzo) osservazioni.

Seppure abbiano fatto bene i Consiglieri Stella e Chincarini a cercare di rimettere il sindaco sui binari della legittima discussione e del confronto, a mio avvisi ció non é da considerare  sia stato  bastevole.

Chincarini, ieri, dopo aver abbandonato l'Aula consiliare, ha anche scritto una lettera pubblica al sindaco, della quale é condivisibile ogni parola.

Ma considero anche questa decisione insufficiente,

Io sono convinto che occorrerà fare di più. Anche più che ricordare al sindaco che quell'ABC della democrazia di cui egli stesso scrive proprio stamattina nelle sue risposte alle domande de LaPressa (lamentandole, in altri, la scarsa conoscenza) se lo ristudi ben bene anche lui e se ci riuscisse (magari! ma ha dato molti, troppi motivi per dubitarne) cercasse di inserirlo definitivamente,  una buona volta, nel suo DNA politico.

Credo che occorra che 'porti le sue delusioni, i suoi insuccessi, le sue ansie e la sua stanchezza' .. Altrove.

P.S. La cosa strana, poi, è che le idee ed i suggerimenti che Italia Nostra ha messo nella disponibilità del dibattito cittadino, impegnandosi attivamente prima di ogni altro e 'convincendo' in seguito molti altri della rilevanza e validità dei propri convincimenti (come, ad esempio sul Progetto S.Agostino) hanno trovato spazio nelle successive elaborazioni progettuali, proprio da parte del Comune che le aveva inizialmente demonizzate. Mah...

Giovanni Finali


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 


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