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L'ingresso di Alessandra Filippi di Legambiente nella giunta modenese di Muzzarelli spacca il fronte ambientalista. I comitati No Cave prendono infatti le distanze con una lettera aperta da Mobastacemento e, ovviamente, dalla scelta della ex presidente di Legambiente.
Il nostro Comitato di Piumazzo ha sì un Direttivo, ma non ha certo padroni e sopratutto servi: i nostri unici riferimenti a cui 'diamo servizio' sono il bene comune ed i cittadini che in questi lunghi 10 anni ci hanno sempre supportato a difesa delle nostre terre contro il PIAE 2008-2018 (piano infraregionale attività estrattive) il cui papà vogliamo sempre ricordarlo è l'attuale sindaco di Modena, in combutta con l'ex presidente della Provincia di Modena Sabattini.
Senza voler dimenticare il Vaccari e tanti altri pilastri del Pd modenese che tutt'ora si riempono la bocca di parole come Green Economy, Bio diversità, Consumo di Suolo 0, Saldo 0, Recupero Urbano ed altre balle del genere.
Balle perché mentono sapendo di mentire. Il loro scopo è altro. Qualcuno di loro ha già da alcuni anni una comoda sedia, chi in Cispadana chi in Bretella Campogalliano Sassuolo, nonostante che nessuna di queste opere esista. Tranne lo stipendio mensile certo.
Ma come sappiamo, da evidenze dei fatti, anche Legambiente su questo preciso tema delle Cave, non si è spesa affatto anzi da anni è silente come se il consumo di suolo agricolo fertile non la riguardasse proprio. Neanche se queste Cave verranno fatte direttamente sulla Conoide del Panaro, in una zona dunque di ricarica delle Falde sotterranee, acque che arrivano anche a Modena.
Ora, anche alla luce di questi ultimi accadimenti, che stranamente coinvolgono ancora una volta in modo dualistico e con ragione di conflitto di interessi entrambi i soggetti Pd e Legambiente e nonostante che da anni il Presidente Onorario sia ancora quel Ermete Realacci fautore dello Sblocca Italia (e delle schifezze ivi contenute vedi Trivelle) credo e ritengo opportuno per tutti sia ora di fare dei distinguo, cioè una scelta precisa.
Riteniamo che se una cosa sia riprovevole tale vada sempre considerata a prescindere da chi la possa aver pensata o attuata. Senza distinzioni di campo o di appartenenza.
Ad una cosa che fa male anche un buon padre di famiglia dice di No e non 'Ma' se 'Forse'. Si dice di No. Una scelta di buon senso e di coerenza.
Lasciare dei dubbi in tal senso o addirittura mischiare tutte le carte del mazzo solo per tirare avanti la partita non ha molto senso se non quello di far passare la voglia a tutti i giocatori. In questo caso i 'veri padroni' del gioco.
E soprattutto non ci si deve sedere allo stesso tavolo (addirittura dalla stessa parte!) con chi bara o gioca sporco. O forse é proprio questo il gioco, la partita che si vuole giocare: tutti seduti al tavolo del Muzzarelli che da le carte e tutti in silenzio? Avere un asso nella manica e tirarlo a convenienza?
No grazie.
Credo dunque che sia opportuno fare dei distinguo e separare bene ciò che nel tempo si è rivelato giusto dallo sbagliato, il vero dal falso.
Ed è per questo che credo sia altrettanto giusto che il nostro Comitato faccia un passo indietro e riveda la propria posizione di sostenitore a questo vostro Comitato (Mobastamento ndr).
Certamente rimarremo osservatori ma certi e consapevoli che Modena meriti davvero un cambio di passo e che certi personaggi andrebbero relegati alla storia passata e non piu supportati per il futuro.
Andrea Rovatti, presidente Comitato Piumazzese No alle Cave
Redazione Pressa
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