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Definita la candidatura di Elena Ugolini per tutto il centrodestra, i partiti della coalizione si stanno concentrando nella creazione delle liste in vista delle Regionali in autunno. La fuga a Bruxelles di Stefano Bonaccini (che ha tradito la promessa di restare governatore fino all'ultimo giorno di mandato) ha obbligato gli emiliano romagnoli al voto anticipato e, di conseguenza, ha imposto ai partiti una inevitabile accelerazione. A Modena in casa Fdi la partita, come noto, ruota tutta sul nome della moglie del senatore Michele Barcaiuolo, Annalisa Arletti, in casa Lega si assisterà probabilmente al derby tra l'uscente Stefano Bargi (fresco di sconfitta alle Europee) e Guglielmo Golinelli (fresco di vittoria a Mirandola), mentre per Forza Italia il quadro negli ultimi giorni si è fatto meno scontato del previsto.
Certamente, come noto, si candiderà il vicecoordinatore regionale Antonio Platis, ma da Roma sono giunte direttive chiare ai referenti locali. L'obiettivo indicato direttamente da Tajani è quello di allargare il più possibile le liste al fine di intercettare consensi sia nel mondo civico sia sfruttando le preferenze ottenute dai singoli consiglieri candidatisi alle ultime amministrative. La candidatura della Ugolini, infatti, in caso di sconfitta della coalizione di centrodestra (al momento una vittoria contro il centrosinistra è data come non impossibile ma certamente non probabile) toglierà un consigliere alla lista ultima arrivata e quindi Forza Italia se la giocherebbe con la Lega. Da qui la necessità di avere la lista migliore per far scattare anche il consigliere a Modena (dando per scontato che il primo scatti a Bologna).
Si inserisce in questo scenario la pressione (fino a ieri) del leghista Rancan per un investitura da candidato presidente (che gli avrebbe consentito di scattare comunque come consigliere) e oggi il desiderio di Forza Italia di candidare alle Regionali, accanto a Platis, il capogruppo e coordinatore provinciale Piergiulio Giacobazzi. Giacobazzi, forte del record di preferenze ottenute alle Comunali a Modena, al di là del bacino cittadino potrebbe intercettare numerosi voti in provincia, in particolare nel Distretto ceramico e in montagna. Insomma, un nome in grado di far salire il quoziente forzista e di aumentare le chance di superare il Carroccio e, peraltro, a differenza del mirandolese Platis, espressione del partito in città.
Per quanto riguarda gli altri nomi in lista per Forza Italia è scontata la presenza di un esponente di Noi Moderati (ormai strutturalmente legati al partito di Tajani), probabilmente Francesco Coppi o Manuela Spaggiari, la candidatura della vignolese Franca Massa e quella di almeno due giovani, da scegliere tra il carpigiano De Rosa, il sassolese Capezzera e lo stesso responsabile giovani Edoardo Baccarini. A questi si aggiungerà certamente un nome civico modenese, certamente donna vista la necessità di avere parità di genere tra gli 8 candidati, in grado di aprire la lista al di là dei confini partitici.
Nelle prossime settimane verrà dunque definita la cornice complessiva, ma è evidente che la sfida è già iniziata. Lo dimostra, del resto, la presenza della stessa coordinatrice e consigliere regionale uscente Valentina Castaldini giovedì scorso a un vertice del partito tenutasi a San Donnino per fare il punto sulle amministrative.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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