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Sul cantiere Sigonio, dopo il scioglimento del contratto con Pessina (ex editore dell'Unità renziana), il Comune ci riprova. A quasi un anno di distanza dall'annuncio dell'avvio della procedura per cercare un'altra azienda (qui la nota del Comune di Modena), la giunta Muzzarelli con una determina di oggi ha deciso di affidare alla ditta Emaprice spa con sede legale a Bolzano (arrivata seconda nella gara del 2016 insieme a Ranzato impianti srl di Padova che però ha deciso di rinunciare) il completamento dei lavori di restauro, riparazione sismica, miglioramento sismico, rifunzionalizzazione del liceo di via Saragozza. Parliamo di un affidamento da 5.187.991 euro oltre a 400.000 euro per oneri della sicurezza, per un totale di 5.587.991 euro su una spesa complessiva rimanente pari a 6,7 milioni.
Alla ditta Emaprice il Comune ha accordato l'anticipazione contrattuale nella misura del 30% e l'emissione degli stati d'avanzamento lavori con pagamenti a 45 giorni.
L'accordo con Pessina
Come noto a luglio 2020 il Tribunale aveva sciolto il contratto con Pessina, ditta in procedura di concordato, dopo mesi di sospensione delle attività. In base a quanto dichiarato in agosto 2020 dal Comune stesso, il Comune avrebbe dovuto procedere all’escussione di una prima fideiussione da 480mila euro e ordinare a Pessina spa la restituzione di una quota della somma già erogata come anticipazione, sulla base dei lavori effettivamente eseguiti. 'Con la possibilità - spiegava il Comune in una nota -, in ogni caso, di escussione anche di una seconda fideiussione dal valore di un milione e 440 mila euro a copertura dei danni dovuti ai ritardi'.
Ebbene, con una delibera di giunta del 29 dicembre 2020, si era raggiunto un accordo dagli importi economici ben diversi.
Nel video la visita di Muzzarelli al cantiere nel lontano 2018
Venne cioè pattuito un rimborso al Comune dell’anticipazione residua ancora da recuperare a fronte dei lavori eseguiti per complessivi 170.603 euro e un riconoscimento di un indennizzo a titolo di ristoro per la risoluzione giudiziale del contratto d’appalto e a tacitazione di ogni pretesa elevata dal Comune - ivi inclusa quella concernente gli asseriti ritardi nei lavori - dell’importo di 100.000 euro.
A fronte di queste somme, ben lontane da quelle vicine al milione di euro annunciate ad agosto, il Comune ha rinunciato a 'qualsiasi pretesa anche risarcitoria o restitutoria nei confronti di Pessina Costruzioni spa'.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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