C'è da distinguere e da rendere omaggio, c'è da evitare la mitizzazione e c'è da ringraziare un artista (perchè di questo si tratta) per aver portato Modena sul tetto del Mondo.
Massimo Bottura che conquista ancora una volta il primo posto nella classifica mondiale dei ristoranti si conferma una eccellenza modenese e per questo va ringraziato, valorizzato e festeggiato.
Va fatto senza distinguo alcuno. Chapeau. E grazie.
Detto questo le critiche e l'antipatia (è così) che una fetta di città nutre verso questo chef stellato non va derubricata a un semplice nemo profeta in patria. Non vale il solito ritornello.... Ma Modena non apprezzò neppure Pavarotti e Ferrari...
Non è questo il punto.
E lo ribadiamo, nel giorno in cui tutti osannano lo chef di via Stella.
Bottura eccelle nell'arte della cucina. E su questo non ci piove. Ma non si capisce perchè abbia dovuto promuovere, a spese del Comune di Modena, una mostra di transavanguardia risultata fallimentare (Il Manichino della Storia). O non si capisce perchè debba essere beatificato per aver prestato una Maserati, non sua peraltro, a un miliardario al quale un povero parcheggiatore modenese aveva distrutto la Ferrari.
E tutto questo minimamente intacca l'omaggio a un artista che primeggia. Nel suo campo. Senza santi nè eroi.
Giuseppe Leonelli