Il Collegio dei Probi viri ha infatti stabilito la 'decadenza dalla partecipazione agli organi confederali, incluso il suo ruolo come delegato di Confapi in seno a Unionmeccanica Confapi. E la sospensione, per la durata di 12 mesi, con conseguente inibizione per la medesima durata, dall'esercizio della rappresentanza degli organi associativi-territoriali di Confapi Emilia e Confapi industria Emilia Romagna'. Così si legge nella mail diffusa a diversi membri dell'associazione della quale siamo venuti in possesso.
Le motivazioni della sospensione non sono ancora chiare. Lo stesso Cirelli, da noi intervistato, ha detto di attendere di sapere il perchè, ma di 'essere tranquillo e sereno' e che la responsabilità degli atti che egli immagina siano contestati è non solo sua, ma di tutto il Consiglio Confapi. Insomma, mal comune viva il parroco per unire due detti popolari.
Tutto come da copione. Ovviamente la vicenda avrebbe una rilevanza relativa se Cirelli stesso, ex consigliere comunale Pd, non fosse stato nominato poche settimane fa presidente di Seta per volontà in primis del sindaco Muzzarelli.
Ora, in attesa degli sviluppi della vicenda e in attesa della ufficializzazione di altre sospensioni all'interno del vertice modenese Confapi, si scopre, grazie a un intervento del presidente cittadino di Fdi Luca Negrini, che nelle chat interne al Pd Cirelli ha già dato una precisa colpa per la sospensione. Suoi errori, sue distrazioni, una associazione che non lo ha difeso? Macchè! La colpa, si legge in queste chat, è tutta della 'destra inguardabile' che lo starebbe attaccando punendolo per la sua vicinanza alla sinistra.
Certamente sulla qualità estetica (e non solo estetica) di alcuni esponenti di Destra si potrebbe a lungo discutere, ma è difficile pensare che se un presidente di una associazione modenese (e non solo lui a quanto pare) viene sospeso per un anno (sanzione massima tra quelle previste dal Codice etico) la colpa sia della 'Destra inguardabile'.
Giuseppe Leonelli