Fdi a settembre dello scorso anno aveva votato con convinzione a favore della delibera con la quale la giunta bocciò i 19 progetti pensati dal precedente sindaco Muzzarelli e anche la seconda delibera che apriva al famoso percorso partecipato. 'Un percorso che coinvolge i quartieri e apre alla città in termini di democrazia - disse il capogruppo Negrini intervistato da La Pressa -. I privati ripresenteranno il progetto e saranno parte attiva del nuovo avviso pubblico. E' un modo per iniziare un lavoro diverso rispetto al passato, rendendo partecipi le varie anime del Consiglio, il mondo delle imprese e la società civile. E' proprio questo cambio di passo che ci ha portato a votare a favore'.
Una apertura totale che si contrappose all'astensione di Forza Italia del capogruppo Piergiulio Giacobazzi, fortemente critico sul new deal urbanistico di Mezzetti in pura chiave anti-Muzzarelli.
Ebbene, a distanza di sette mesi Fdi boccia totalmente il percorso partecipato e, attraverso una nota firmata da Elisa Rossini e Luca Negrini stesso, parla di 'finta partecipazione', di 'fallimento dell'intero percorso' e di volontà di 'piegare le imprese alla ideologia'.
Non male come svolta, una vera e propria conversione sulla via di Damasco. Ma del resto che il percorso partecipato fosse un bluff era evidente. Lo strumento della partecipazione, peraltro affidato in questo caso alla solita Mediagroup per 55mila euro (come reso noto da La Pressa), nella storia della maggioranza monocolore che ha governato Modena da 80 anni a questa parte è sempre stato usato per confermare scelte già prese. E anche stavolta è andata così.
Fratelli d'Italia ammette dunque la propria enorme svista e ritorna sulle posizioni contrarie già espresse da Forza Italia. E Giacobazzi dà il benvenuto a Negrini nelle fila dell'opposizione.
Giuseppe Leonelli