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'Passata è la tempesta, odo augelli far festa e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso'. Passata il lockdown, con una quasi-estate arrivata all'improvviso, la sensazione è quella di un risveglio e di un entusiasmo nuovo. Perchè (per chi non ha subito lutti) ci si accontenta del pericolo scampato, del piacere figlio d'affanno, perchè, sempre per citare il Poeta, 'uscir di pena è diletto fra noi'. Eppure, a ben vedere, durante la tempesta della pandemia, mentre si esponevano cartelli con arcobaleni e nel villaggio ci si prodigava in raccolte di spaghetti solidali e per paura si lasciava crescere un buonismo diffuso, chi il villaggio lo comandava, il Sistema di potere modenese e emiliano-romagnolo, ha continuato a riproporre se stesso. Come nulla fosse, come sempre. Più di sempre. Un Sistema che, dissolte le nubi del virus, si scopre oggi rafforzato.
Un Sistema che ha serrato ancor più le fila in silenzio, pian piano, sfruttando prima la disattenzione dei cittadini frutto della paura e ora la disattenzione dei cittadini frutto del fervore della ripartenza.
Sfruttando - manco a dirlo - il sonno della ragione delle opposizioni emiliano-romagnole.
A Modena il sindaco Giancarlo Muzzarelli, mai così assente dalla scena pubblica che lo aveva visto in prima fila anche poche settimane prima della pandemia durante la campagna elettorale di Bonaccini (e lo abbiamo detto), è stato però attivissimo nelle nascoste stanze del palazzo. Il sindaco più invisibile della provincia di Modena sul tema coronavirus, ha provveduto durante il lockdown, in piena autonomia, a mettere in fila una serie di pezzi del Sistema.
Nell'ordine a random, a tintinnio di sonagli:
- Promozione del fidato ex assessore Gabriele Giacobazzi alla vicepresidenza di Hera.
- Stangata Irpef da 1,8 milioni e varo di un bilancio completamente avulso dalla pandemia.
- Rinnovo dei contratti con i gestori delle Cra da 10,5 milioni. Solo per il 2021 785.000 euro in favore di Gulliver cooperativa sociale per i contratti di servizio relativi alla gestione delle cra Guicciardini (quella con 11 decessi per Covid) e Cialdini, 395.000 euro in favore di Consorzio Sociale Città di Modena Società Cooperativa Sociale, per il contratto di servizio della cra IX Gennaio, 120.000 euro in favore di Domus Assistenza società cooperativa sociale per il contratto di servizio della cra Ramazzini.
- Nomina di Giuliano Barbolini (ex sindaco di Modena) al consiglio generale di Emilia-Romagna Teatro Fondazione.
- Nomina di Francesco Ori (ex assessore provinciale) come amministratore unico della società consortile Formodena.
- Nomina nel cda della Fondazione Scuola interregionale di Polizia locale di Mauro Famigli (attuale presidente ed ex comandante della municipale nonchè marito della attuale comandante Valeria Meloncelli).
- Nomina di Roberto Guerzoni (attuale presidente ex deputato Ds e padre del capo di gabinetto di Muzzarelli Giulio Guerzoni) nell’Assemblea della Fondazione Mario del Monte.
- Privatizzazione di due nidi comunali senza nessun confronto coi sindacati.
E Bonaccini? Preso tra due fuochi: da un lato la presentazione del suo imperdibile libro su come battere le destre, dall'altro il massacrante sforzo di scovare casa per casa i malati di coronavirus, il presidente della Regione Emilia Romagna ha comunque provveduto a chiudere le caselle mancanti della sua squadra.
Ecco le nomine giunte in pieno lockdown:
- Confermati Andrea Orlando (costo del compenso 136.500 euro annui) come capo di Gabinetto del presidente, Giuseppe Pace (121.750 euro annui) come direttore dell'Agenzia di comunicazione e Paolo Rambaldi (56mila euro) come capo ufficio stampa.
- Staffetta per il ruolo di portavoce del presidente. Stefano Aurighi (73mila euro annui), è stato sostituito da Federico Del Prete (34.500 euro), per anni cronista politico del Resto del Carlino di Bologna. Aurighi è andato invece ad occupare il ruolo di dirigente nella segreteria dell'assessore alla Salute Donini.
- Confermati nello staff del presidente l'ex sindaco di Medolla, Pd, Filippo Molinari come 'specialista di supporto alle strutture politiche' (30mila euro) e l'ex presidente del consiglio comunale di Carpi, Pd, Giovanni Taurasi con lo stesso incarico (18.500 euro).
- Ripescata l'ex assessore regionale Pd Paola Gazzolo con un ruolo di assistente nel gabinetto del presidente (33.500 euro). Senza dimenticare la clamorosa assunzione della ex consigliera grillina, convertitasi in campagna elettorale al Pd, Raffaella Sensoli.
E così, mentre i cittadini tremavano in casa per un virus oggi scomparso, tutto procedeva come sempre. Anzi un po' più velocemente di sempre. Perchè non sfruttare una situazione simile per il Sistema sarebbe stato quasi un delitto.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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