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Scandalo Amo, ora Forza Italia con Platis fa sul serio e va in Procura. Focus su contanti e bancomat di Reggianini

Scandalo Amo, ora Forza Italia con Platis fa sul serio e va in Procura. Focus su contanti e bancomat di Reggianini
Scandalo Amo, ora Forza Italia con Platis fa sul serio e va in Procura. Focus su contanti e bancomat di Reggianini

Gli esponenti azzurri hanno voluto accendere i riflettori su tre elementi che vedono al centro l'ex segretario provinciale Pd Reggianini. L'esposto ora si somma alla denuncia presentata da Amo contro la ex dipendente sulla quale sinora si sono concentrate in via esclusiva le accuse

Gli esponenti azzurri hanno voluto accendere i riflettori su tre elementi che vedono al centro l'ex segretario provinciale Pd Reggianini. L'esposto ora si somma alla denuncia presentata da Amo contro la ex dipendente sulla quale sinora si sono concentrate in via esclusiva le accuse


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Alla fine, dopo un fiume di parole, indignazioni, teatrini maggioranza-opposizione, sterili ordini del giorni e interrogazioni, c'è una vera svolta nello scandalo Amo, l'Agenzia per la mobilità della provincia di Modena che ha subito un ammanco di 515mila euro. Forza Italia, guidata dal vicecoordinatore regionale Antonio Platis, ha presentato questa mattina un esposto formale alla Procura della Repubblica. L'esposto, depositato via Pec, è stato presentato in conferenza stampa davanti al Tribunale, da un nutrito gruppo di consiglieri comunali della provincia di Modena e dirigenti, tutti di Forza Italia. Oltre al vicecoordinatore Platis, presenti Antonio Tirabassi, Claudia Severi, Michele De Rosa, Francesco Coppi, Alberto Ferrari, Francesco Pullè, Giuseppe Volpe, Rita Biagini, Giovanni Giliberti, Silvio Covino, Lorenzo Cavazzoni e Irene Bartolomasi.
Nel mirino dell'esposto una serie di elementi. Tre su tutti quelli sui quali oggi gli esponenti azzurri hanno voluto accendere i riflettori, elementi che vedono al centro l'ex segretario provinciale Pd Reggianini. L'esposto ora si somma alla denuncia presentata da Amo contro la ex dipendente sulla quale sinora si sono concentrate in via esclusiva le accuse sia da parte di Amo stessa sia da parte di una fetta delle istituzioni, a partire dal presidente della provincia Fabio Braglia che, come si ricorda,
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riferendosi alla donna ha invitato a 'concentrarsi su chi ha rubato'.

Gestione del bancomat di Reggianini e prelievi di contanti

'Come noto ammontano a circa 47.000 euro i pagamenti e prelievi sospetti a carico delle carte assegnate all’amministratore unico Stefano Reggianini, operazioni che sono state ritenute non coerenti o anomale dalla stessa Amo. Circa il 10% dell'intero ammanco - fa sapere Platis - A Reggianini erano stati assegnati una carta di credito e un bancomat, con il relativo Pin custodito nella cassaforte interna all'azienda Amo - ricorda Platis -. Tra il 2022 e il 2025, sarebbe stato usato il bancomat aziendale per effettuare pagamenti con Pos per un totale di quasi 25.000 euro. Non solo: l’Amministratore unico Reggianini avrebbe effettuato prelievi in contanti allo sportello bancario, che risultano avvenuti solo tra il 2024 e i primi mesi del 2025, per una cifra complessiva superiore a 22.000 euro (qui), di cui 9.000 solo nei primi tre mesi del 2025, mentre l’altro bancomant e carta di credito assegnato al direttore Berselli non avrebbe invece riscontrato anomalie. Faccio presente che nel Piano Triennale Anticorruzione di Amo è previsto il solo bonifico bancario per il pagamento delle fatture dei fornitori e non l’utilizzo del contante o del Pos.
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Una prescrizione che non ammette altri strumenti. Nella procedura prevista espressamente dal Pta sono elencati anche i controlli in capo al Revisore ed al Direttore'.

Comunicazione dell’Agenzia delle Entrate su anomalie Iva

'L’Agenzia delle Entrate - ricorda ancora Platis - ha inviato all’azienda un 'avviso di adempimento spontaneo', firmata dal direttore Salvatore Cortese della Direzione Centrale PMI di Roma, con data 21 marzo 2025 (qui). In questa comunicazione, l’Agenzia delle Entrate segnala una possibile anomalia fiscale: una discordanza tra l’imponibile complessivo risultante dalle fatture elettroniche (oltre 1,4 milioni di euro) e quello dichiarato da Amo nella dichiarazione IVA per l’anno fiscale 2022. Non è noto quando Amo abbia ricevuto la lettera, né quale sia stata la risposta dell’Agenzia, ma dai documenti risulterebbe che la comunicazione sia stata protocollata da Amo il 15 aprile 2025, una vicenda della quale pare non sia stata informato, dai precedenti vertici, nemmeno il nuovo amministratore unico Bosi'.

Viaggio istituzionale a Londrina (Brasile)

'A dicembre 2024 Stefano Reggianini si è recato in Brasile, ufficialmente a fianco di rappresentanti del Comune di Modena come emerso dalla stampa estera (qui), un viaggio del quale Forza Italia si occupò già lo scorso anno. Ricordiamo che i comunicati relativi alla vicenda il Comune di Modena non cita mai Amo.
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Il costo, pertanto, non sarebbe stato finanziato dal Comune come inizialmente affermato, bensì da Amo spa (come dichiarato dall'assessore Zanca ndr), sebbene in più occasioni, anche a mezzo stampa, l’Amministratore unico Reggianini avrebbe assicurato che le spese di rappresentanza erano tutte a carico dell’Amministrazione Comunale di Modena. E' evidente che qualcuno mente: o l'amministrazione o Amo - chiude Platis -. Al di là delle valutazioni di opportunità del viaggio, emerge con forza come la contabilità Amo non sia certa neppure in un caso così evidente'.
'Ci aspettiamo che la Procura faccia i dovuti accertamenti - chiude Platis -. Parliamo di risorse dei cittadini e di nomine politiche ai vertici della Agenzia che hanno una continuità politica chiara col Pd. La stessa nomina di Bosi come amministratore, ex consigliere comunale Pd, si inserisce in questo solco. Serve una rottura netta col passato e il commissariamento di Amo è indispensabile per fare piena luce su tutti questi aspetti'.
Giuseppe Leonelli
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