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Convintamente a sostegno della candidatura a presidente di Lucia Borgonzoni, ma anche convintamente distante dalle posizioni sovraniste della Lega. Carlo Giovanardi, padre politico della lista Cambiamo, è stato il protagonista oggi pomeriggio del secondo appuntamento della rubrica Sotto La Pressa che accompagna i nostri lettori al voto del 26 gennaio in Emilia Romagna.
Un dialogo quello con l'ex senatore che prende le mosse dalla lettera dei vescovi emiliani, in vista del voto, contro il sovranismo. 'Sottoscrivo in pieno il pensiero dei vescovi perchè la mia storia politica, così come quella della lista è distante dalle posizioni sovraniste della Lega - ha detto Giovanardi -. Io non sono mai stato comunista, cattocomunista, ma nemmeno sovranista: sono convinto che l'Italia col sovranismo non abbia che da perderci.
Detto questo, siamo fieramente all'interno della coalizione di centrodestra, ben sapendo che il centrosinistra ha posizioni inconciliabili e che confliggono platealmente con la nostra visione cristiana rispetto ad esempio alla liberalizzazione della droga e rispetto alla idea di famiglia tradizionale'.
E pur appoggiando la Borgonzoni, Carlo Giovanardi difende comunque le parole di Bruno Rinaldi il quale, proprio ospite de La Pressa, aveva dichiarato come la senatrice leghista non fosse il miglior candidato possibile per il centrodestra. 'La prima a dire questa cosa è stata la Meloni, poi lo ha detto Forza Italia e Fratelli d'Italia: non vedo davvero la polemica - ha detto Giovanardi -. Penso agli Stati Uniti dove per le nomination repubblicane e democratiche i candidati si sbranano e poi una volta scelto un candidato lo sostengono, questo non significa che le critiche mosse durante le primarie scompaiano.
Qui si scambiano considerazioni banali per polemica'.
Ma è evidente del resto la volontà dell'ex senatore di differenziarsi dalla Lega: 'Quando le persone annegano in mare e muoiono bisogna piangere con loro, non si può dire la pacchia è finita: ci sono atteggiamenti di pietà cristiana che non si possono non adottare'.
E poi una forte critica diretta a Meloni e Salvini: 'Bisogna ci mettiamo intorno a un tavolo e bisogna ci capiamo. Il reddito di cittadinanza chi lo ha votato? La Lega coi 5 Stelle. Le follie delle leggi su spazzacorrotti, l'abolizione della prescrizione, tutto l'armamentario forcaiolo chi lo ha introdotto? La Lega sempre coi 5 Stelle. Allora bisogna ci capiamo su chi è davvero garantista'.
Giovanardi attacca ovviamente anche il centrosinistra. 'Se mi dicono che la mafia e la Ndrangheta ha condizionato l'intera Emilia Romagna, ebbene mi chiedo dove sono i complici di questa mafia? Ci sono 13mila cutresi a Reggio Emilia, hanno costruito mezza Reggio Emilia... Ebbene, chi ha condizionato la vita politica reggiana dove sono? La piovra con chi si è mossa? Vorrei capirlo'.
Infine Giovanardi si lancia anche in una previsione in vista del voto del 26 gennaio. 'Prevedo come politologo che la somma dei partiti di centrodestra avranno la maggioranza, mentre nello scontro diretto tra i due prevarrà Bonaccini, anche per vischiosità del potere che tende a schierarsi da quella parte. E il premio di maggioranza in base alla legge elettorale quindi andrà Bonaccini'.
Dopo Giuseppe Amici dei 5 Stelle e Carlo Giovanardi di Cambiamo domani ospiteremo in redazione Giulia Pigoni della lista a sostegno di Bonaccini
Redazione Pressa
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