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Scandalo Amo, ma il garantismo Pd vale solo per i dirigenti e non per la dipendente?

Scandalo Amo, ma il garantismo Pd vale solo per i dirigenti e non per la dipendente?

Chissà che a qualcuno non sovvenga il richiamo del Vangelo di Giovanni sullo scagliare la prima pietra solo se si è senza peccato


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Nel difendere l'operato dei vertici di Amo, l'Agenzia della mobilità di Modena che ha fatto registrare un ammanco da circa 500mila euro, in casa Pd (lo ha evocato Lenzini in Consiglio comunale e i parlamentari Pd in una nota di oggi) e nella giunta carpigiana si fa largo uso del concetto di garantismo. Per semplificare l'ex direttore Alessandro Di Loreto e l'ex amministratore unico di Amo Stefano Reggianini possono continuare a stare comodamente seduti sulle loro poltrone di assessore a Carpi e segretario provinciale Pd, perchè a oggi nessuno ha provato una loro responsabilità, anche solo in termini di omesso controllo, rispetto alla vicenda Amo.
Verissimo. Non c'è ancora nessuna sentenza che condanna nessuno e addirittura ad oggi non ci risulta la magistratura abbia ancora aperto ufficialmente le indagini. Tutto vero. Ma allora perchè questo afflato anti-giustizialista e animato dal più profondo garantismo liberista, non vale anche per la presunta dipendente infedele? Perchè la signora in questione è già stata processata, condannata e crocefissa sull'altare delle dichiarazioni mediatiche? Se garantismo deve essere perchè Amo non si è limitata a dire 'esiste un ammanco e la magistratura cercherà i responsabili' invece di pubblicare un comunicato nel quale si afferma che la sola responsabile è questa dipendente, già licenziata?
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Perchè il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, ha dichiarato che 'bisogna concentrarsi su chi ha rubato' e che 'la dipendente è stata sospesa e la denuncia è stata presentata'?
Un garantismo a due velocità: ultragarantisti verso chi ha potere, sbrigativamente giustizialisti su una donna (colpevole o meno lo deciderà la magistratura) senza ruolo alcuno. E chissà se mentre ci si appresta a lapidare la presunta colpevole, nome ipocritamente taciuto ma ormai noto in città in tutti gli ambienti e fregandosene altresì della sua altresì conosciuta debolezza, a qualcuno non sovvenga il richiamo dell'ottavo capitolo del Vangelo di San Giovanni sullo scagliare la prima pietra solo se si è senza peccato.
Giuseppe Leonelli
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Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato vicedirettore...   

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